Un oro che vale un tesoro: la vittoria Tokyo può rendere a Jacobs 4 milioni di euro
Top

Un oro che vale un tesoro: la vittoria Tokyo può rendere a Jacobs 4 milioni di euro

Oltre al premio del Coni ci sono i meeting ma soprattutto le sponsorizzazioni: i suoi social sono quasi triplicati in una notte e adesso...

Marcell Jacobs
Marcell Jacobs
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Agosto 2021 - 10.29


ATF

Quanto possono cambiare la vita 9’’80? Se si è atleti olimpici possono cambiarla, addirittura, per sempre.
“Un oro olimpico cambia la vita di un atleta, quello dei 100 metri cambia la sua e quella di altre tre generazioni di suoi eredi”.
Se l’equazione è vera lo scoprirà presto Marcell Jacobs, che dopo l’oro vinto a Tokyo è stato proiettato in una dimensione tutta diversa, tanto che negli Stati Uniti già quantificano gli effetti immediati del successo del nuovo Bolt.
A renderlo ricco non sarà certo il premio di 180mila euro lordi che gli darà il Coni per la medaglia, per altro tassati al 42%, ma tutto quello che ruota intorno alla sua impresa: un sito specializzato americano per esempio ha calcolato che la vittoria nei 100 frutterà a Jacobs, a breve termine, la bellezza di 5 milioni di dollari (4,2 milioni di euro).
Inoltre l’azzurro è un personaggio contemporaneo, che da subito può avere forte impatto in campi come la moda o la corretta alimentazione e che in una sola notte ha aumentato da 144mila a 463 mila il numero dei suoi followers su Instagram (che si prevede raggiungano il milione nel giro di pochi giorni).
Almeno 124 milioni di persone lo hanno visto trionfare a Tokyo, una spinta enorme per la futura valorizzazione del suo brand.
A gestire il nuovo Bolt sarà, salvo sorprese, il suo attuale manager Marcello Magnani, che si occupa degli aspetti sportivi e di quelli legati alle partecipazioni ai meeting, mentre agli aspetti commerciali provvede la Doom Entertainment, agenzia di cui è socio Fedez che cerca per i suoi clienti opportunità commerciali, di marketing e sponsorizzazioni.
Il suo cachet per partecipare ai vari meeting (come quello di Tamberi) crescerà molto, basti pensare che Bolt chiedeva 300mila dollari a gettone, e solo da un main sponsor (che nel caso del giamaicano è tuttora Gatorade) e da quello tecnico personale (che per Jacobs è la Nike) potrà guadagnare tre milioni e mezzo di euro all’anno (l’altro sprinter Tortu, ad esempio, ha uno sponsor principale da 200 mila euro all’anno).
E poi Jacobs sarà protagonista di spot per altri prodotti anche internazionali e farà ‘ospitate’ varie. Certo non raggiungerà i 34 milioni all’anno che, secondo Forbes, guadagnava Bolt fino al giorno del ritiro, ma di certo la sua vita è cambiata per sempre e anche l’avvenire dei nipoti dei suoi nipoti sembra assicurato.

Native

Articoli correlati