Gli infettivologi italiani contro la Francia: "Troppi rischi riducendo la quarantena"
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Gli infettivologi italiani contro la Francia: "Troppi rischi riducendo la quarantena"

La Società italiana di malattie infettive e tropicali boccia la recente presa di posizione delle autorità sanitarie francesi

Coronavirus in Francia
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26 Settembre 2020 - 10.43


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In quel paese l’epidemia avanza e loro riducono i tempi della quarantena. “La Francia sbaglia sulla durata della quarantena. Potremmo correre troppi rischi. Ma occorre invece riconsiderare la durata dell’isolamento”.

La Società italiana di malattie infettive e tropicali boccia la recente presa di posizione delle autorità sanitarie francesi di voler ridurre la quarantena dei soggetti esposti a caso di Covid da 14 a 7 giorni. “Questa disposizione potrebbe anche aggravare la situazione epidemiologica transalpina”, sottolinea Marcello Tavio, presidente Simit che, in una nota, spiega perché.
“La durata della quarantena – sottolinea – dipende dal tempo di incubazione e non dalla durata dell’infettività. Gli eventuali casi di infezione asintomatici che uscirebbero dalla mini-quarantena di 7 giorni potrebbero essere ancora contagiosi, invece una quarantena di 14 giorni, che includa i primi giorni di incubazione e gli eventuali giorni successivi di isolamento, rappresenta il compromesso ideale fra tempo di incubazione e periodo di infettività”.
La Simit, piuttosto, “chiede con forza che siano invece considerati i criteri Oms per la sospensione dell’isolamento dei casi Covid guariti o asintomatici”, aggiunge Tavio. “Nei casi Covid guariti o asintomatici dovrebbe essere eliminato l’obbligo del doppio tampone per il ritorno alla vita di comunità, in famiglia o al lavoro”, evidenzia Emanuele Nicastri, direttore della divisione Malattie infettive dello Spallanzani di Roma.
“Questa semplice misura, universalmente accettata, permetterebbe – conclude Nicastri – di alleggerire notevolmente il carico di lavoro dei laboratori, dei medici ed infermieri del territorio e delle strutture ospedaliere, e di risparmiare sofferenze per le persone inutilmente isolate per settimane a domicilio o in ospedale”.

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