Il Milan perde il primato: non è più il top club al mondo
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Il Milan perde il primato: non è più il top club al mondo

L'Al-Ahly conquista il 19esimo trofeo, sorpassando i rossoneri. Galliani farà un controllo, Seedorf pensa soltanto alla Sampdoria.

Il Milan perde il primato: non è più il top club al mondo
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22 Febbraio 2014 - 17.56


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16.10 PARLA GALLIANI – Adriano Galliani, uno degli ad del Milan, dice la sua sull’Al-Ahly che, dopo la vittoria nella Supercoppa Africana, è diventato il club più titolato al mondo, con 19 trofei (Milan e Boca Juniors restano a quota 18). Ai microfoni del Corriere della Sera, Galliani spiega: “Valuteremo se i loro trofei sono tutti omologati, mal che vada resteremo il club più titolato d’Europa”. Insomma, per Galliani non è ancora detto che il Milan non sia più, per usare le sue parole, ‘top mondo’.

13.30 SEEDORF IN CONFERENZA – L’allenatore del Milan, Clarence Seedorf ha dichiarato alla vigilia della trasferta di campionato a Genova con la Sampdoria: “Siamo sempre alla ricerca della continuità, nonostante la sconfitta la partita con l’Atletico Madrid in Champions League ci aiuta moltissimo a livello morale e ci indica che siamo sulla strada giusta. Ora dobbiamo migliorare ancora di più giorno dopo giorno. Sono andato a stringere la mano agli arbitri, perchè credo che finita la gara si chiude tutto. Poi spetterà a livello della Commissione Uefa valutare gli errori, che ci sono stati. C’è ancora il ritorno da disputare, la qualificazione è ancora aperta”.

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BALOTELLI BAD BOY – “Devo ancora capire dov’è questa cattiveria di Balotelli. Mi dispiace che un giornale così importante come France Football vada su queste cose. Il calcio non è uno sport per cattivi e per me Mario è un ragazzo dolce e simpatico. Ha fatto degli errori comportamentali come tanti giovani che hanno iniziato a giocare a calcio, ma da quando sono arrivato ho notato solo atteggiamenti positivi. Mario ha un potenziale talmente incredibile, una grande volontà e una determinazione incredibile. E’ solo una questione di tempo perché il suo talento esploda in maniera definitiva. Deve acquisire continuità, ho visto grandi passi in avanti a livello tattico e tecnico. Ha un evoluzione a 360 gradi e sta migliorando moltissimo”.

TAARABT – “Può diventare un grande giocatore. Ho parlato di lui con Rio Ferdinand, Julio Cesar e altri miei ex colleghi, me lo hanno descritto tutti come un talento puro. E’ giovane e adesso sta trovando la fiducia per esprimere al massimo il suo potenziale. I primi giorni era teso, poi ha fatto una grande settimana prima di Napoli e l’ho lanciato. E’ un diamante grezzo sul quale lavorare. E’ un assist man, ma sa anche arrivare al gol. Spero che lui, Kakà e Poli possano entrare in sintonia il prima possibile”.

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CLUB PIU’ TITOLATO AL MONDO – “Facciamo i complimenti all’Al-Alhy, ma per noi questo deve essere uno stimolo per costruire un grande futuro per i colori rossoneri. La filosofia del Milan è questa: lanciare giovani che possono diventare nuovi idoli per i nostri colori. Dobbiamo puntare molto sul settore giovanile”.

MODULO – “Un centrocampista in più non cambia, bensì è l’atteggiamento in campo ad aver fatto la differenza. Gli accorgimenti che abbiamo scelto di mettere in atto vengono fuori soprattutto in partite importanti come queste. Dopo mesi pieni di negatività, serve forza e coraggio per tirare fuori e mettere in pratica le cose che dico ogni giorno in allenamento. Se avremo la forza di farlo con più continuità in campionato, le cose miglioreranno sicuramente”.

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