Il progetto degli scienziati russi che fa discutere: mucche clonate per produrre latte senza lattosio
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Il progetto degli scienziati russi che fa discutere: mucche clonate per produrre latte senza lattosio

I ricercatori dello Skoltech Institute di Mosca modificheranno i geni di un bovino per rimuovere le proteine che causano una delle intolleranze alimentari più diffuse al mondo

Mucca
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8 Luglio 2021 - 11.00


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E’ risaputo che dopo una certa età, la maggior parte degli adulti diventa intollerante o non riesce più a digerire la proteina del lattosio.
Clonare mucche in grado di produrre latte senza lattosio: è l’obiettivo al quale lavora un gruppo di scienziati russi dello Skoltech Institute di Mosca. I ricercatori, che nell’aprile 2020 hanno clonato una mucca, intendono ora modificare i geni dell’animale e rimuovere le proteine che causano l’intolleranza al lattosio, per produrre latte ipoallergenico.
Alla nascita, nell’aprile 2020, il vitello generato in laboratorio pesava circa 64 chili e “da maggio è al pascolo quotidiano con le altre mucche dell’Istituto”, ha affermato Galina Singina, ricercatrice presso l’Ernst Federal Science Center for Animal Husbandry e autrice principale di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Doklady Biochemistry and Biophysics. A 14 mesi, la mucca pesa quasi mezza tonnellata, è sana e con un normale ciclo riproduttivo.
Singina ha lavorato con i colleghi dello Skoltech Institute e dell’Università Statale di Mosca per eliminare i geni responsabili della beta-lattoglobulina, la proteina responsabile del “cattivo” assorbimento del lattosio. I ricercatori hanno utilizzato la tecnologia Crispr/Cas9 per rimuovere due geni speciali, denominati Paep e Loc100848610, espressioni della beta-lattoglobulina nel genoma bovino.
Gli scienziati russi hanno clonato il vitello utilizzando il trasferimento nucleare di cellule somatiche, il cosiddetto Scnt. L’embrione risultante è stato quindi impiantato nell’utero di una mucca e il processo portato a termine con successo.
“La clonazione di una singola mucca è in realtà solo un test” ha spiegato Petr Sergiev, professore dello Skoltech Institute e coautore dello studio. Il prossimo passo è “ottenere una mandria di diverse dozzine di mucche da embrioni geneticamente modificati”.

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