Pochi tecnici e molti politici: il 'toto-sottosegretari' verso la stretta finale: gli appetiti della Lega
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Pochi tecnici e molti politici: il 'toto-sottosegretari' verso la stretta finale: gli appetiti della Lega

Salvini punta a mettere lo zampino al Viminale e alla Salute mentre quasi tutti i sottosegretari uscenti saranno riconfermati

Mario Draghi
Mario Draghi
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21 Febbraio 2021 - 11.02


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Ora l’ultimo grande sforzo per completare la squadra di governo: le liste sono quasi pronte ma il punto di equilibrio tra i partiti non è stato ancora trovato. Ma in 24-48 ore la quadra sarà necessaria.
La lista dei tecnici, visto il pressing dei partiti per entrare nell’esecutivo, rispetto al disegno iniziale si è notevolmente ridotta. A un tecnico potrebbe essere affidata la delega all’Editoria mentre quella ai Servizi potrebbe tenerla il premier. Anche al Mef potrebbe essere inserito un profilo terzo, per reggere “l’urto” dei sottosegretari politici: Laura Castelli (5S), Antonio Misiani (Pd), Gilberto Pichetto Fratin (Fi), Massimo Bitonci (Lega).
 Per i restanti dicasteri c’è un dato innanzitutto: nessuno dei ministri del Conte II farà il sottosegretario. Con una possibile eccezione, Enzo Amendola. In ballo, in teoria, c’è la delega agli Affari Europei o la Farnesina. Con Luigi Di Maio, inoltre, potrebbe andare l’azzurro Valentino Valentini, il leghista Paolo Formentini. Manlio Di Stefano e Marina Sereni puntano alla riconferma. L’outsider potrebbe essere Benedetto Della Vedova di +Europa.
 Alla Giustizia puntano M5S e Fi, innanzitutto con, rispettivamente, Francesca Businarolo e Francesco Paolo Sisto. Ma anche Pd e Iv reclamano spazio. Il Viminale è il faro della Lega, che potrebbe portare all’Interno il salviniano Nicola Molteni o Stefano Candiani. Carlo Sibilia (M5S) e Matteo Mauri (Pd) potrebbero completare la squadra.
“La Lega vuole esserci”, ribadiscono in serata fonti del partito spiegando di non aver fatto nomi a Draghi ma elencando, uno ad uno, i ministeri dove vogliono un ruolo: oltre all’Interno, il ministero della Transizione Ecologica, le Infrastrutture, l’Agricoltura e l’Istruzione. Il dicastero guidato da Cingolani potrebbe essere approdo del pentastellato Stefano Buffagni mentre al Mise Alessia Morani punta alla riconferma e nel Movimento Mirella Liuzzi e Carla Ruocco risultano tra le più quotate. 
Sempre tra i pentastellati, come new entry possibili, avanzano Guilda Sportiello (al Sud), Barbara Floridia e Alessandra Maiorino mentre in Forza Italia “reclamano” spazio Anna Grazia Calabria, Andrea Mandelli (alla Sanità,) e Stefania Prestigiacomo. 
Tra le riconferme viaggiano in pole Giancarlo Cancelleri (al Mit) e Pier Paolo Sileri nel M5S con Sandra Zampa del Pd, come anche Angelo Tofalo alla Difesa.

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La Lega punta ad avere un suo eponente al ministero della Salute per puntellare al meglio la sua linea semi-negazionista e tutelare la sanità privata.
 Nel Pd pesa la questione delle “quote rosa”, oggetto della direzione convocata per giovedì. Ma a dispetto di quanto reclamato dalla minoranza Dem difficilmente la partita dei sottosegretari si chiuderà solo dopo la riunione del Nazareno. 

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