L'infettivologo Bassetti: "Il vero post Covid sono i danni da antibiotico-resistenza"
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L'infettivologo Bassetti: "Il vero post Covid sono i danni da antibiotico-resistenza"

L'infettivologo: "I monoclonali sono un'arma in più per battere il virus". Poi auspica l'impiego del vaccino Astrazeneca per gli under 65

Matteo Bassetti
Matteo Bassetti
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11 Febbraio 2021 - 14.17


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 L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, in un colloquio con l’Agi mette in guardia sul dopo pandemia. “Al San Martino abbiamo riscontrato un’impennata del numero di infezioni batterio resistenti – spiega – gli antibiotici vanno somministrati, ma nella maggior parte dei casi di Covid vengono somministrati per copertura. Invece vanno utilizzati solo se servono veramente. Il rischio è che poi questi antibiotici non funzionino più e abbiamo bisogno di nuove armi di cui non disponiamo al momento”.
Poi definisce “gli anticorpi monoclonali sono un’arma in più a nostra disposizione per battere il virus. Guardo i dati e sento i colleghi clinici che li hanno utilizzati fino ad oggi negli Stati Uniti. Non cambieranno totalmente la storia del Covid, ma i dati sono buoni e, come per tutti i farmaci, bisogna iniziare a impiegarli e fare esperienza sul campo. Andranno utilizzati nei pazienti a inizio malattia e così potranno darci sicuramente una mano. Le critiche di alcuni, onestamente, mi sono sembrate strumentali”. 
Infine aggiunge: “Spero che le autorità sanitarie del nostro Paese autorizzino il vaccino AstraZeneca almeno per gli under 65. Non allargare a questa fascia di età la somministrazione del vaccino, a mio avviso, sarebbe un grande autogol”. “Ema non ha messo limitazioni e nemmeno l’Oms, che ha dato ok spiegando che può essere utilizzato anche in presenza di varianti – dice Bassetti – Paesi come la Germania hanno alzato la soglia almeno agli under 65, e già andrebbe bene. E’ complicato da spiegare questo atteggiamento attendista da parte nostra”.

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