Capobianchi (Spallanzani): "Nessuna illusione, non usciremo rapidamente dalla pandemia Covid"
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Capobianchi (Spallanzani): "Nessuna illusione, non usciremo rapidamente dalla pandemia Covid"

La virologa che ha isolato il Coronavirus: "Probabile che questo virus non sarà stroncato e quindi avremo a che fare con lui per diverse altre stagioni, come per le ondate di influenza".

Maria Rosaria Capobianchi
Maria Rosaria Capobianchi
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22 Novembre 2020 - 10.33


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Nessuna illusione, la partita sarà lunga: “L’unico virus che finora l’umanità ha completamente debellato è il vaiolo. Qualsiasi prospettiva di un’uscita rapida da questa pandemia, compreso l’arrivo dei vaccini, è un’ipotesi consolatoria”.
Così la ricercatrice Maria Rosaria Capobianchi, la virologa che ha isolato il Coronavirus allo Spallanzani di Roma.
“L’avversario che abbiamo davanti è poderoso, ma ne abbiamo conosciuti di più letali – ha spiegato – l’influenza spagnola del 1918 ha provocato più di 40 milioni di vittime e mezzo miliardo di contagi. Ed è andata a cicli, come tutte le pandemie. Succederà anche stavolta”.
Il coronavirus non ha “nessuna premeditazione né volontà. Non ha obiettivi, si trasmette e basta, più si replica e più sopravvive. Da parassita qual è, diventa vivo solo quando riesce a entrare in una cellula. A quel punto, ne prende il controllo. Se fossimo perfetti nelle misure di protezione, il dramma diminuirebbe di molto, ma non siamo perfetti e il virus si approfitta di ogni crepa per infilarsi e riprodursi”.
“Non ci sono ancora terapie capaci di vincere il Covid. Di contenerlo sì, ma non di eliminarlo – rileva – quanto al vaccino, siamo molto vicini; è probabile che questo virus non sarà stroncato come è successo per il SarS-CoV nel 2002, e quindi avremo a che fare con lui, temo, ancora per molto tempo e diverse altre stagioni, come per le ondate di influenza”.

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