Lopalco commenta il sondaggio sulla volontà degli italiani di vaccinarsi: "Stiamo sbagliando la comunicazione"
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Lopalco commenta il sondaggio sulla volontà degli italiani di vaccinarsi: "Stiamo sbagliando la comunicazione"

Le buone notizie di questi giorni entusiasmano la comunità scientifica, "sono stati fatti dei miracoli. Avere dei vaccini in così breve tempo è un miracolo della tecnologia e della scienza".

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18 Novembre 2020 - 16.39


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Forse i media sbagliano. Ci vorrebbe più cautela. Pierluigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Puglia commenta i dati emersi da un sondaggio Ipsos, secondo il quale il 16% degli italiani dichiara che non si vaccinerà all’arrivo di un vaccino anti-Covid, e il 42% aspetterà di farlo per capirne l’efficacia. “Il fenomeno dell’esitazione vaccinale è ben conosciuto, e non è legato necessariamente ad una filosofia antivax. Aumenta con la confusione comunicativa. Gli annunci non accompagnati da una chiara spiegazione scientifica non aiutano”, spiega Lopalco all’Adnkronos Salute.

“Gli annunci a mezzo stampa sulla disponibilità di un vaccino e sulla sua efficacia senza la necessaria comunicazione scientifica in grado di chiarire elementi apparentemente contraddittori – sottolinea – possono minare la fiducia. La comunicazione che deve accompagnare la presentazione di un vaccino così complesso deve avere tempi giusti. Se viene fatta con fretta e se questa fretta degli annunci sembra essere legata, da parte di un’azienda, anche a motivazioni politiche e commerciali questo può ovviamente creare dubbi. La comunicazione, in questi casi, sembra seguire gli eventi. Invece quello che serve per far funzionare una campagna vaccinale è la preparazione: bisogna spiegare quello che verrà. E non sulla base degli annunci, che non fanno bene all’adesione vaccinale, ma su fatti chiari e concreti”.
Le buone notizie di questi giorni entusiasmano la comunità scientifica, “sono stati fatti dei miracoli. Avere dei vaccini in così breve tempo è un miracolo della tecnologia e della scienza. Ma rischiamo, per un passo falso di confusione comunicativa, di avere percentuali elevate di popolazione che non capirà l’importanza di questa vaccinazione”.

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