Meloni non si fida della polizia e la caccia dal piano dei suoi uffici: il governo smentisce ma il Silp-Cgil conferma
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Meloni non si fida della polizia e la caccia dal piano dei suoi uffici: il governo smentisce ma il Silp-Cgil conferma

 «Meloni teme i complotti, via la polizia dall'ufficio». Un articolo in prima pagina su La Stampa apre un nuovo caso per la premier, con le opposizioni che l'attaccano parlando di `sindrome del bunker´.

Meloni non si fida della polizia e la caccia dal piano dei suoi uffici: il governo smentisce ma il Silp-Cgil conferma
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10 Settembre 2024 - 23.56


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 «Meloni teme i complotti, via la polizia dall’ufficio». Un articolo in prima pagina su La Stampa apre un nuovo caso per la premier, con le opposizioni che l’attaccano parlando di `sindrome del bunker´.

Il suo capo ufficio stampa, Fabrizio Alfano, smentisce nuove disposizioni, «non cambia il dispositivo di sicurezza», se non per il fatto che la presidente del Consiglio «ha fatto presente al direttore dell’ispettorato di Palazzo Chigi di rivalutare la presenza di un agente di polizia destinato esclusivamente agli accompagnamenti in ascensore».

Ma il sindacato Silp Cgil conferma di aver «verificato che «le poliziotte e i poliziotti in servizio all’Ispettorato di Ps Palazzo Chigi sono stati allontanati dal piano dove si trovano gli uffici della presidente del Consiglio Giorgia Meloni probabilmente per mancanza di fiducia nei loro confronti». Del caso potrebbe occuparsi il Copasir, convocato alle 14.

Mentre in mattinata la Camera discute il ddl sicurezza, i gruppi di centrosinistra sollevano la questione alla luce dell’articolo, secondo cui Meloni avrebbe chiesto di non avere agenti davanti al suo ufficio al primo piano, privandosi del dispositivo di sicurezza garantito dall’ispettorato in servizio permanente nel palazzo. Una scelta, secondo la ricostruzione, legata al fatto che la premier sostiene di fidarsi ormai solo della propria scorta. Meloni «da sempre ripone piena e totale fiducia» nelle forze di Polizia, «non è cambiato nulla», afferma il suo capo ufficio stampa, assicurando che «la sicurezza al primo piano rimane affidata agli agenti di Polizia di Palazzo Chigi». E smentendo «nel modo più assoluto che ci sia stato un ordine di servizio verbale o scritto». Il provvedimento, però, assicurano fonti interne, è arrivato ieri alle 17.

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Il sindacato Silp Cgil conferma di aver «verificato» l’inedita decisione: «Ha gettato nello sconforto i nostri colleghi che da sempre con dedizione e spirito istituzionale operano per la sicurezza di chi ha l’onere e l’onore di governare questo paese».

«Tentare di sminuire quanto accaduto è inutile e infantile, soprattutto cercando di giustificare la decisione derubricandola all’accompagnamento negli ascensori – nota Matteo Mauri del Pd, ex viceministro dell’Interno -. Noi abbiamo la certezza assoluta di quanto avvenuto». «Togliere gli agenti di polizia dall’ascensore dedicato del Premier è un atto gravissimo», per Matteo Renzi, leader di Iv ed ex presidente del Consiglio, secondo cui Meloni «continua a vedere i fantasmi».

«Oggi è il turno del complottismo contro i poliziotti in servizio a Palazzo Chigi – attacca il M5s -. Meloni non può governare questo paese vivendo nell’ossessione dei nemici immaginari». Avs chiede spiegazioni al Viminale con un’interrogazione parlamentare al ministro Matteo Piantedosi. 

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