Carlo Calenda, in diretta a Sky Tg24 ha ripercorso le tappe e ribadito i motivi che hanno portato al divorzio da Italia Viva e da Matteo Renzi. “Io ritengo che chi fa politica ed è pagato dei cittadini non può essere pagato da nessun altro, a questo mi sono attenuto da sempre. Penso sia sbagliato e inaccettabile che si prendano soldi da Stati stranieri da prima, durante e dopo l’alleanza con Matteo Renzi. Quello che fa è lecito, auguri e che se li goda, ma questa è la fine della democrazia, i conflitti di interessi stanno distruggendo tutte le democrazie”.
“Per quanto riguarda il Senato siamo usciti da una situazione in cui convivere era impossibile. Ognuno ha il suo modo di fare politica, per me è determinante se il primo giorno in Senato insieme dici ai tuoi di votare La Russa perché così ti votano la Boschi in vigilanza, per me è inaccettabile. Si può fare politica in quel modo lì, Matteo la sa fare molto bene, è molto sveglio, ma quel modo di fare politica non aiuta chi vuole riformare davvero il Paese”.
“Mentre con Renzi ci dividono i comportamenti, il modo di fare politica, coi 5 stelle io non condivido nulla, forse solo il salario minimo. Che devo fare, mi devo mettere con loro così facciamo sto giochino di società in cui non succede niente ma stiamo tutti insieme in un’ammucchiata?”
Infine sul Patto di stabilità: “La Germania è capace di pensare al lungo periodo, noi ragioniamo con i cicli elettorali, `tanto dopo di me il diluvio´. Credo che sarà una sconfitta dura per l’Italia che sarà mascherata da un periodo di 2-3 anni in cui ci sarà uno scorporo degli investimenti per poi far cadere una tagliola”.
