Matteo Renzi contro Elly Schlein: "Per fortuna che in Parlamento non c'è mai..."
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Matteo Renzi contro Elly Schlein: "Per fortuna che in Parlamento non c'è mai..."

Matteo Renzi: "Elly Schlein è perfetta quando suona il piano da Cattelan, quando suona la chitarra alla Festa dell'Unità. Ecco, lì è perfetta. È quando va in Parlamento che iniziano i problemi. Fortuna che non c'è quasi mai".

Matteo Renzi contro Elly Schlein: "Per fortuna che in Parlamento non c'è mai..."
Matteo Renzi e Giorgia Meloni
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22 Agosto 2023 - 10.05


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Matteo Renzi, intervistato da Il Tirreno, è tornato ad attaccare il Pd e la segretaria Elly Schlein, profetizzando un futuro roseo per i riformisti di centro. “Con questo Pd c’è molto futuro, per noi. Per il centro. Per i riformisti. Elly Schlein è perfetta quando suona il piano da Cattelan, quando suona la chitarra alla Festa dell’Unità, quando va al Gay Pride, quando fa le cene con gli artisti. Ecco, lì è perfetta. È quando va in Parlamento che iniziano i problemi. Fortuna che non c’è quasi mai. Io sono presente in Aula il triplo delle volte in cui è presente Elly. incredibile, vero?”

“Se alle prossime elezioni il centrosinistra non prende i voti che stavolta sono andati a Forza Italia, significa che perde le elezioni. Prendere i voti agli ex-avversari significa vincere le elezioni. Non occorre una laurea alla Normale, basta la matematica”.

Sulle possibili alleanze con il Pd, Renzi non prende una posizione: “Decideremo a tempo debito. Al momento abbiamo la corrente degli Enrico di Pisa che non ci vogliono. Vedremo se questa corrente sarà maggioritaria o no”.

“Alle Europee andremo da soli. Alle politiche saremo decisivi. Tutti quelli che conoscono la politica sanno che le elezioni si giocano sul filo. Se Letta avesse fatto l’accordo con noi, la Meloni non avrebbe avuto la maggioranza assoluta e a Palazzo Chigi ci sarebbe Mario Draghi. Ma Enrico ha preferito perdere da solo anziché pareggiare insieme. Si torna al ragionamento di Rossi: sarà che si chiamano entrambi Enrico, sarà che sono entrambi pisani, ma il loro desiderio di autodistruzione è causa della sconfitta del Pd. Si vince al centro. Sanchez l’ha capito. Forse perché non si chiama Enrico”.

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