Calenda sta col governo Meloni: "D'accordo sulla politica estera, ma sul Pnrr..."
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Calenda sta col governo Meloni: "D'accordo sulla politica estera, ma sul Pnrr..."

Carlo Calenda: «La premier ha il vento in poppa? Il problema è che non sappiamo che fine farà il Pnrr, siamo in alto mare nelle riforme, in tema di sanità siamo al disastro... Misureremo Meloni con grande oggettività, senza preconcetti».

Calenda sta col governo Meloni: "D'accordo sulla politica estera, ma sul Pnrr..."
Giorgia Meloni e Calenda
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15 Maggio 2023 - 11.11


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Carlo Calenda, ospite a Radio Radicale, è tornato a parlare del Pd e ad aprire le porte alle riforme proposte dal governo Meloni. Sul futuro del Partito Democratico e delle possibili alleanze, il leader di Azione ha rimandato al mittente la definizione di rottamatore. 

«Non ho nessuna ambizione di rottamare nessuno, anzi in Italia ci vorrebbe un pò di coesione delle forze dell’area popolare, liberale, riformista. Ritengo che dovrebbe esserci un’area liberale-popolare. Ho sempre cercato di trovare alleati, ho provato prima con Enrico Letta e poi con Matteo Renzi, e continuerò a provare a costruire alleanze».

«Non ho mai sostenuto una tesi di rottamazione della politica, ma sono 30 anni che votiamo divisi per squadre e poi succede che non cambia niente. Per me bisogna cercare di spezzare questa maledizione. Se finirò rottamato vuol dire che non ci sarò riuscito e tornerò a fare il mio lavoro precedente».

«Io sono sempre stato dell’idea che andasse costruire un partito unico, ma non posso obbligare nessuno – conclude riferendosi alla rottura con Italia Viva -. In vista delle elezioni europee non ci sono preclusioni a patto che i comportamenti siano lineari».

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Sul governo Meloni, Calenda è ancora positivo. «La linea di politica estera» adottata dal governo di Giorgia Meloni «la condividiamo», e dopo l’incontro tra la premier e il presidente ucraino Zelensky «l’Italia ha dato un bell’esempio di unità tra le opposizioni, abbiamo applaudito tutti, tranne Conte»

«La premier ha il vento in poppa? Il problema è che non sappiamo che fine farà il Pnrr, siamo in alto mare nelle riforme, in tema di sanità siamo al disastro… Misureremo Meloni con grande oggettività, senza preconcetti».

Infine Calenda ha parlato della situazione in Ucraina. I confini «non si possono toccare perché, se succedesse questo, tutti andrebbero in guerra. Putin ha avviato una guerriglia e il suo obiettivo è portare cento milioni di russofoni all’interno della Russia e questo si traduce in guerra».

«Ci sono, ai confini di tutti i Paesi, territori che hanno una fortissima influenza sull’altro lato del confine», ha aggiunto Calenda, ma «nonostante questo, i confini restano intatti. Se l’Austria iniziasse a dire che l’Alto Adige era il suo e così via gli altri non ne usciremmo più». 

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