Nardella (Pd) 'riabilita' Giorgia Meloni: "Ho apprezzato la sua lettera, non bisogna essere intolleranti"
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Nardella (Pd) 'riabilita' Giorgia Meloni: "Ho apprezzato la sua lettera, non bisogna essere intolleranti"

Nardella (Pd) sul 25 Aprile e la destra: "E' solo l'inizio di un percorso che si compirà quando Meloni non sentirà più la necessità di citare le colpe del comunismo quando fa una riflessione sull'antifascismo".

Nardella (Pd) 'riabilita' Giorgia Meloni: "Ho apprezzato la sua lettera, non bisogna essere intolleranti"
Dario Nardella
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26 Aprile 2023 - 11.46


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Nonostante le parole nette e condivisibili della vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo, a proposito della natura estranea alla Costituzioni di Giorgia Meloni e della sua destra, tra i democratici c’è chi la pensa diversamente. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, interpellato al Corriere della Sera è stato più morbido. Probabilmente troppo. «Quando il 25 aprile è divisivo è una sconfitta per tutti. Ieri c’è stata grande partecipazione. A Firenze non ho mai visto tanta gente». C’erano anche esponenti di Fratelli d’Italia e «non si può non apprezzare questo fatto. Sarebbe un errore voler escludere qualcuno da quella che deve essere una festa di tutti».

Nardella apprezza, della lettera di Giorgia Meloni al Corriere della Sera, «lo sforzo di favorire la ricerca di una memoria collettiva. Ma credo sia solo l’inizio di un percorso che si compirà quando Meloni non sentirà più la necessità di citare le colpe del comunismo quando fa una riflessione sull’antifascismo. È un’abitudine della destra che finisce per rendere il messaggio ambiguo».

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Una parte della sinistra «sbaglia quando si mostra intollerante e finisce per fare il gioco di chi a destra non vuole legittimare l’antifascismo come valore condiviso. Ma questo non giustifica che la seconda carica dello Stato possa dire che l’antifascismo non fa parte della Costituzione».

Oggi «aiutare l’Ucraina significa difendere il principio universale di libertà e di autonomia di un popolo, ma attenti ad annacquare il cuore del messaggio del 25 aprile. Come quando si dice che in questa giornata vanno condannati tutti i totalitarismi. Ogni democratico è contro i totalitarismi, ma la storia d’Italia non è quella dell’Ucraina o dell’Urss: ha una sua precisa connotazione nella lotta partigiana contro il nazifascismo. Il messaggio deve essere più chiaro possibile, cosa che non avviene quando si usa il 25 aprile come un contenitore dove mettere dentro tutto».

Se Meloni «vuole essere credibile fino in fondo, ed è la sfida che lancio alla presidente, chieda alle scuole italiane che si insegni cosa sono stati il nazismo e il fascismo in Italia cosa è stato il Cln e come è nata la Costituzione: sarebbe un gesto forte e condivisibile» .

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