Contanti e Pos, il governo fa dietrofront: "Pronti a rivedere le norme"
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Contanti e Pos, il governo fa dietrofront: "Pronti a rivedere le norme"

Lollobrigida: "Tutti gli aspetti non fondamentali della manovra, possono essere discussi e ridefiniti. Se ci chiedono di mantenere così com'è il reddito di cittadinanza noi diciamo di no. Ma su altre cose siamo disposti a ragionare con serenità».

Contanti e Pos, il governo fa dietrofront: "Pronti a rivedere le norme"
Francesco Lollobrigida
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6 Dicembre 2022 - 09.46


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Il governo Meloni è una continua marcia indietro, su provvedimenti e dichiarazioni dei vari esponenti, un atteggiamento che di certo non aiuta un Paese che avrebbe bisogno di riprendere la marcia per mettersi di nuovo sui binari della crescita e della tranquillità economica e politica. L’ultimo dietrofront, la destra lo farà sulle famigerate norme relative a contanti e Pos, dopo la dura reprimenda della Banca d’Italia.

A dirlo è Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e tra i dirigenti più importanti di Fratelli d’Italia, in un’intervista a La Stampa. «L’establishment aveva verso di noi un pregiudizio originario e naturale. Ma davanti a un consenso così ampio e a una coesione interna totale sono venuti meno quei sospetti. Poi è ovvio che ognuno fa il suo mestiere e noi rispettiamo l’autonomia di queste istituzioni. In una legge così ampia sarebbe anomalo se non ci fossero rilievi».

«Sono critiche sui singoli aspetti della legge di stabilità. Non voglio dire marginali, ma sicuramente non centrali. I temi cardine quelli per i quali l’Italia viene giudicata sono in sicurezza. L’ossatura della manovra non è in discussione e anche i mercati stanno dimostrando di apprezzare. E questa è la cosa più importante per noi». «L’impostazione che Meloni ha dato è chiara: tutti gli aspetti non fondamentali della manovra, possono essere discussi e ridefiniti. Se ci chiedono di mantenere così com’è il reddito di cittadinanza noi diciamo di no. Ma su altre cose siamo disposti a ragionare con serenità».

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Sulla manovra non si rischia l’esercizio provvisorio: «No. Io sono ottimista. Tutti i parlamentari sanno che bisogna dare delle risposte al Paese. La maggioranza si mostrerà coesa e anche l’opposizione, sono certo, darà il suo contributo». Dipende quale opposizione: il Terzo Polo collabora, mentre Conte agita la piazza: «Io esprimo semplicemente un auspicio, per il momento non vedo segni di ostruzionismo. Certo, evocare la piazza è un atteggiamento che contrasta nettamente con quello che Conte fece quando era a Palazzo Chigi. E sottolineo che quando governava lui noi abbiamo fatto opposizione in un altro modo».

Quanto al Pnrr, «il Piano è stato scritto rapidamente, in una situazione molto differente a questa. Questo ha fatto sì che i progetti non rispondessero a una strategia precisa. Spesso sono stati utilizzati progetti vecchi, perché subito `cantierabili´, che nel frattempo però erano diventati irrealizzabili, a causa degli aumenti dei materiali. L’obiettivo non è spendere i fondi, ma spenderli bene. Questi non sono soldi del Monopoli. Se l’Italia non è riuscita a spendere meno soldi in più tempo, come fa a spenderne di più in meno tempo? La macchina dello Stato è rimasta quella, nessuno ci ha lasciato un’organizzazione nuova», ha concluso Lollobrigida.

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