Elly Schlein, Giorgio Gori è critico: "Nessuno tocchi la Carta dei valori, pronto a riconsegnare la tessera"
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Elly Schlein, Giorgio Gori è critico: "Nessuno tocchi la Carta dei valori, pronto a riconsegnare la tessera"

"Se vince la Schlein non lascerò il partito, perché il contesto sarà lo stesso. Se invece sarà stravolto sarò libero di dire che faccio un'altra cosa, non è una scissione, riconsegno la tessera".

Elly Schlein, Giorgio Gori è critico: "Nessuno tocchi la Carta dei valori, pronto a riconsegnare la tessera"
Giorgio Gori
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5 Dicembre 2022 - 09.54


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Congresso del Pd, dopo la candidatura di Elly Schlein sono numerose le reazioni degli esponenti di spicco dei dem, che hanno accolto con umori alterni la scelta della giovane. Tra i più critici, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. «Teniamo la Carta dei valori così come l’abbiamo scritta, niente stravolgimenti, qualche cambiamento, e facciamo il Congresso. Se vince la Schlein non lascerò il partito, perché il contesto sarà lo stesso. Se invece sarà stravolto sarò libero di dire che faccio un’altra cosa, non è una scissione, riconsegno la tessera. Se non mi riconosco più nel partito per cui ho fatto tanto è legittimo togliere il disturbo».

«Io ho detto una cosa diversa dalla scissione. Ho detto che è in corso, lo abbiamo visto nella prima riunione del Comitatone, il tentativo di cambiare i fondamenti del Pd. Se verrano stravolti lascerò il Pd, sarà diventato un’altra cosa. Viceversa, Schlein o no, Bonaccini o no, continuerò a restare nel partito», ha spiegato il sindaco di Bergamo.

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«Quando si scatena una battaglia per espungere, lo ha detto Speranza, il neo liberismo nel Pd si pone in discussione una delle cose molto qualificanti della Carta dai valori, che non è stata scritta dai finanzieri di Wall street ma intellettuali e politici tra cui Scoppola, Salvati, Mattarella, Violante -ha aggiunto Gori-. Il punto non è Schlein ma cosa succede prima, se la Carta dei valori sarà modificata, aggiornata o stravolta. La riunione iniziale del Comitato fa pensare a un cambiamento molto rilevante. Se Orlando dice che l’ordo liberismo è il mercato aperto è un problema, se pretende di cambiare la Carta prima che Schlein faccia la sua corsa».

Poi l’attacco a Renzi. «Renzi vorrebbe che il Pd diventasse una cosa piccola e estremista tutta di sinistra per allargare il suo partito, fa il tifo perché succeda quello che è successo un Francia, dove i socialisti sono un partitino del 5% alleato con l’estrema sinistra. Io farò di tutto perché questo non accada e non abbia soddisfazione. Chi vuole spostare il Pd dal centrosinistra alla sinistra, quello fa un grande regalo a Renzi»

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