Migranti, Crosetto rincara la dose: "Le Ong sono dei centri sociali galleggianti"
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Migranti, Crosetto rincara la dose: "Le Ong sono dei centri sociali galleggianti"

Crosetto: «Lasciare i rubinetti dell'immigrazione nelle mani di una nazione cui ci stiamo contrapponendo, è una seria minaccia per il futuro. L'immigrazione di massa incontrollata è un fattore di destabilizzazione totale».

Migranti, Crosetto rincara la dose: "Le Ong sono dei centri sociali galleggianti"
Guido Crosetto
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14 Novembre 2022 - 15.40


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Il governo Meloni rincara la dose sulla polemica a distanza con la Francia, a proposito della questione dei igranti. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una intervista a «La Verità» ha spiegato di aver parlato col segretario generale della Nato Stoltenberg, non solo di Ucraina ma anche di «come gestire il fronte est e anche un possibile fronte sud che potrebbe aprirsi, non con la guerra, ma con tematiche gravi, nei prossimi decenni».

«Dobbiamo costruire quanto prima un rapporto con l’Africa, altrimenti il problema migratorio non si risolverà. Ne va della sicurezza del Mediterraneo». E la Russia anche su quel fronte è ben presente: «Ricordo che, nonostante la penuria di forze in Ucraina, la Russia non ha spostato un solo uomo dall’Africa, tanto alto è il valore strategico che Mosca assegna a quel continente a due passi da noi».

Putin potrebbe complicarci la vita agendo sui flussi migratori: «Non ancora. Ma certamente lasciare i rubinetti dell’immigrazione nelle mani di una nazione cui ci stiamo contrapponendo, è una seria minaccia per il futuro». Insomma, anche i migranti sono un’arma: «L’immigrazione di massa incontrollata è un fattore di destabilizzazione totale. Non parlo dei 240 di oggi ma delle potenziali decine di migliaia di profughi al giorno che potremmo dover affrontare tra dieci-quindici anni. Oggi va posto il tema, se si vuole non diventi un dramma vero”.

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Macron chiede all’Europa di bloccare la redistribuzione dei migranti. Il Ppe e Berlino rifiutano l’invito: «Il governo italiano ha fatto benissimo a tenere una linea dura. La questione migranti deve diventare europea. Dobbiamo chiarire insieme le regole. Non possiamo trovarci in situazioni ogni volta diverse a seconda dei governi in campo e della bandiera battuta da una nave».

Una prassi condivisa: «Sì, partendo da un presupposto: l’Italia non può accollarsi da sola il peso delle migrazioni solo perché ha la `colpa´ di trovarsi più vicino all’Africa rispetto agli altri Paesi». Ma la Francia sostiene che le regole in vigore sono state infrante dal governo Italiano: «E su questo c’è una discussione. Francia e Italia si stanno accusando reciprocamente di non applicare le regole. Ecco perché occorre un tavolo europeo che definisca la questione».

Il ministro si aspetta «un intervento europeo, ed auspico anche dell’Onu, in Africa. Per cambiare le condizioni economiche, di sicurezza, di aspettativa di vita che spingono le persone ad abbandonare la loro terra e la loro casa. Mi aspetto anche che vengano costruiti luoghi in cui si allestisca un’uscita civile dall’Africa, rispettosa della dignità delle persone».

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Quanto alle Ong: «Basta andare a vedere chi le finanzia. Non le considero uno strumento politico. Piuttosto, ideologico. Sono un pò come centri sociali galleggianti. Non fanno riferimento a nessun partito, ma perseguono alcune volte strategie di rottura, di ricerca di scontro: sembra che alcune volte siano più interessate all’impatto politico del loro lavoro che alle persone che raccolgono dagli scafisti», ha concluso Crosetto.

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