Enrico Borghi (Pd): "Puntiamo al 30%, ma dobbiamo parlare con tutta la popolazione"
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Enrico Borghi (Pd): "Puntiamo al 30%, ma dobbiamo parlare con tutta la popolazione"

Il deputato democratico ha fissato un obiettivo ambizioso, in vista delle prossime elezioni politiche. "Se parliamo a tutta la società, possiamo superare il 30% dei consensi".

Enrico Borghi (Pd): "Puntiamo al 30%, ma dobbiamo parlare con tutta la popolazione"
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29 Giugno 2022 - 09.49


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Enrico Borghi, deputato e responsabile delle Politiche di sicurezza per il Pd , in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato delle future alleanze del suo partito, all’indomani del buon risultato dell’ultima tornata elettorale. 

Un appoggio esterno del M5s all’esecutivo “mi pare un’ipotesi da non prendere neanche in considerazione. Il governo Draghi deve andare fino in fondo, viste le turbolenze che stiamo vivendo e non va messo in alcun modo in fibrillazione”. 

I temi della politica estera «diventeranno determinanti nella politica interna. Saranno un discrimine – spiega -. Peraltro registro che anche dal punto di vista elettorale chi ha pensato di cavalcare l’emozione dell’opinione pubblica sui temi dell’invio delle armi non è stato premiato e questo vorrà pur dire qualcosa». Queste elezioni «ci dicono due cose. La prima, che l’alleanza riformista si costruisce solo con il Pd come perno». 

La seconda «è che il Pd deve diventare anche numericamente oltre che politicamente la forza che è in grado di assicurare la vittoria». Per fare questo «dobbiamo mettere al centro la nostra capacità di parlare a tutta la società con un nostro progetto, che è la condizione che ci consente di superare il 30%». Per chiamare al voto «quelli che non votano c’è bisogno di un’identità forte, di una prospettiva per l’Italia – sottolinea -. Poi arrivano le alleanze ma sono strumentali a questa impostazione non propedeutiche perché diversamente rischiamo di fare solo un’operazione di sommatoria di gruppi dirigenti che è esattamente l’errore che è stato fatto in altri passaggi della nostra vita politica»

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