Romano Prodi ha sempre tenuto una posizione equilibrata sulla questione ucraina: critico nei confronti del costante allargamento della Nato verso Est e fermo a condannare il gesto di forza di Vladimir Putin.
Intervistato da Radio 1, l’ex premier ha detto la sua sulla possibile fine della guerra e sulle strategie da perseguire per ottenere il risultato. “O gli americani e i cinesi si mettono d’accordo o non ne usciamo. Ormai le forze sono talmente concentrate su questi due grandi Paesi che è inutile che noi giochiamo ai terzi incomodi”, ha aggiunto sottolineando la necessità di “un’apertura americana”.
“La Turchia potrebbe essere un mediatore, tempo fa lo poteva essere Israele, ma poi ci sono state troppe tensioni”, ha insistito sottolineando infine l’importanza della telefonata intercorsa tra il ministro della Difesa russo e quello americano.