Petrocelli non si dimette dopo il tweet pro-Putin e annuncia: "Farò ricorso alla Corte Costituzionale"
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Petrocelli non si dimette dopo il tweet pro-Putin e annuncia: "Farò ricorso alla Corte Costituzionale"

Il senatore espulso dal M5s per il tweet pro-Putin annuncia di non avere alcuna intenzione di dimettersi, nonostante lo abbiano fatto tutti i membri della sua commissione

Petrocelli non si dimette dopo il tweet pro-Putin e annuncia: "Farò ricorso alla Corte Costituzionale"
Vito Petrocelli
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4 Maggio 2022 - 15.25


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Vito Petrocelli non ha alcuna intenzione di dimettersi, dopo il suo vergognoso tweet, scritto il 25 aprile, in cui esprimeva posizioni filo-Putin: il presidente della Commissione Esteri del Senato in quota M5s (da cui è stato espulso in seguito al tweet)  lo dice a margine della commissione che, convocata per le 10 di stamane, “apprezzate le circostanze la seduta è stata un apri e chiudi”, spiega, viste le dimissioni annunciate di tutti i membri. 

La dimissione dei colleghi è una loro scelta e anche una grande responsabilità“, chiosa Petrocelli. In mattinata la Lega ha annunciato le dimissioni di tutti i suoi membri della commissione, incluso Matteo Salvini, e anche Forza Italia, spiega Vito Petrocelli, presidente della commissione Esteri del Senato, “ha chiamato per sapere a chi presentare le dimissioni”.

La Giunta del Regolamento del Senato “ha formalmente preso una decisione, a quanto mi è dato sapere- prosegue Petrocelli- se arriverà a essere formalizzata quella decisione mi pare un pericoloso precedente. Visto che siamo in un clima di guerra, evidentemente molti colleghi ritengono qualsiasi precedente legittimo per eliminare un pericoloso filo-russo putiniano dalla presidenza della commissione Esteri…

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Ciò detto, “posso dire in tutta tranquillità e onestà che se, come è stato, solo per aver votato contro la risoluzione, mio primo atto contrario alla maggioranza, sono stato etichettato in tal modo, che tutto ciò sia stato montato mi sta bene ma mi fa pena per la struttura di questa istituzione”, prosegue Petrocelli. “Siccome, però, non sono nato ieri sono abituato a tutto, quindi ci sta, ma un po’ mi diverte- conclude- sarà un caso studio nella giurisprudenza parlamentare, un po’ mi fa piacere”.

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