Che fare se Putin non vuole fermarsi? Il tema è delicato.
“Ormai non si parla più di far cessare la guerra, che dovrebbe essere il vero e principale assillo di tutti, ma di vincerla. Ed è un brutto segnale.
Cosi come sono pessimi segnali l’invio delle armi, la corsa al riarmo, la retorica bellicistica e interventista, a braccetto con la pubblica accusa di esser filoputiniani verso chiunque parli di Pace o diplomazia.
Elementi che contraddistinguono in realtà l’irrilevanza politica del nostro Paese in questo momento nello scenario europeo.”
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“Ed è per questo appare ancor più irragionevole – conclude l’esponente dell’opposizione di sinistra – l’insistere nell’inviare armi al governo ucraino, nella più completa segretezza, facendo dare al Parlamento una delega in bianco immotivata, e non portando l’opinione pubblica del nostro Paese – peraltro in maggior parte contraria all’invio delle armi – a conoscenza di quanto fa l’esecutivo. Un pessimo servizio alla democrazia”