La solita Lega: Borghi accosta l'infezione da Hiv alla comunità Lgbt, è polemica
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La solita Lega: Borghi accosta l'infezione da Hiv alla comunità Lgbt, è polemica

Il deputato Claudio Borghi dopo una domanda sulla sua vaccinazione: "Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un Lgbt non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?”

Claudio Borghi e il post incriminato
Claudio Borghi e il post incriminato
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20 Luglio 2021 - 18.42


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Non c’è niente da fare: non esiste un tema sul quale abbiano una preparazione ma continuano a blaterare menzogne e parlare a sproposito.

Il parallelo è decisamente fuori luogo e irrispettoso verso la comunità Lgbt che chiede semplicemente che venga affrettata una legge che li tuteli dalla violenza altrui.

Questa destra oscurantista e omofoba invece segue le orme del suo capo e decide ogni volta di fare brutta figura.

È bufera su Claudio Borghi, deputato della Lega che in un post ha attaccato i giornalisti colpevoli di contattarlo per chiedergli se si è vaccinato. A innescare la polemica è stato il parallelo fra infezione da Hiv e Lgbt.

“Terzo giornalista che chiama per sapere se sono vaccinato. Finora sono stato gentile, al prossimo parte il vaffan…e la cancellazione dalla lista dei contatti. Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un LGBT non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?”, ha scritto Borghi.

Parole che hanno innescato la reazione del Partito Democratico, ‘invitato’ da Matteo Salvini a confrontarsi sulle eventuali modifiche al ddl Zan.

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“Coloro con i quali noi dovremmo negoziare e condividere norme contro la omotransfobia”, è il laconico commento di Enrico Letta.

Ma a prendere la parola in Aula alla Camera è stato anche il deputato di Forza Italia, in prima linea per l’approvazione del Ddl Zan, Elio Vito. Rivolgendosi al presidente dell’Aula di Montecitorio, Vito ha spiegato: “Vorrei richiamare la sua attenzione per fare in modo che Borghi possa scusarsi non con me ma dinanzi all’assemblea per le cose che ha scritto poco fa. Mettere di nuovo lo stigma della sieropositività su una intera comunità ritengo sia una cosa ignobile. Paragonare omosessualità e sieropositività è una forma di discriminazione gravissima. Basterebbe un minimo di buonsenso per evitare di dire queste scempiaggini. Borghi chieda scusa a me, alla comunità e al paese che dovrebbe rappresentare con onore e con decoro”. 

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