Salvini, Di Mario e Conte: dispetti all'asilo di Palazzo Chigi
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Salvini, Di Mario e Conte: dispetti all'asilo di Palazzo Chigi

Sui social i due vicepremier si punzecchiano e arrivano a lanciare anche pesanti accuse e c'è chi parla di prossima crisi di governo

Di Maio, Conte e Salvini con Putin
Di Maio, Conte e Salvini con Putin
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18 Luglio 2019 - 08.32


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I ragazzini giocano al dottore e all’infermiera, o a fare l’Uomo Ragno o la principessa o ai videogiochi.
E adesso i ragazzini del governo che giocano a fare i ministri si fanno i dispettucci.
Se dalle pagine dei giornali Di Maio e Conte “rassicurano” la Lega sulla tenuta del governo, le dichiarazioni di Salvini fanno capire che la maggioranza è di nuovo a rischio. Il M5s dice di non avere “piani” col Pd per una nuova alleanza di governo, la Lega invece non si fida. E sullo sfondo la vicenda Moscopoli sembra sia la miccia che potrebbe far deflagrare tutto.

Salvini diserta il consiglio dei Ministri
No”. E’ la secca risposta che il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha dato ai cronisti che gli chiedevano se venerdì parteciperà al Consiglio dei ministri. Il titolare del Viminale ha anche affermato che non parteciperà al vertice sulle Autonomie. “Abbiamo tanti validi leghisti”, ha sottolineato in conferenza stampa a Helsinki
Di Maio: noi leali la Lega chissà…
Il governo per noi va avanti perché siamo responsabili e leali, ma da quello che vedo la Lega vuole tornare con Berlusconi e se è così lo dica chiaramente, lo dica agli italiani. Dica la verità a chi gli ha dato il voto”. Lo ha detto Luigi Di Maio, riunendo i suoi fedelissimi e i capigruppo di Camera e Senato.
Le liti della mattinata
Spaventato, nervoso. Che cerca di cambiare discorso sul Russiagate leghista e il suo fedelissimo Savoini beccato a chiedere appoggi e finanziamenti alla Russia in cambio di politiche pro-Putin della Lega e dei partiti di estrema destra post-nazista europei-
E ora minaccia il governo con i grillini più spaventati dello stesso Capitan Nutella per la prospettiva di andare a casa.
Le sorti del governo sono in mano ai 5 stelle. Se dicono altri tre ‘no’, ad esempio su questioni quali l’autonomia differenziata, la riforma della giustizia e la manovra “allora cambia tutto”. Il Ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, spiega la sua posizione in una intervista al Corriere della Sera, in cui ribadisce che non c’è nulla di vero sui presunti finanziamenti della Russia alla Lega.
Cade il governo? “È una scelta dei 5 Stelle – risponde Salvini – le cose o si fanno o non si fanno. Mi auguro che il loro voto a Merkel e Macron non significhi una manovra alla Monti. Il buongiorno si vede dal mattino e io non so se Ursula von der Leyen sta lì che aspetta di fare crescere l`Italia”. Certo, sottolinea “gli attacchi e gli insulti del Pd ci stanno, ma qui ogni giorno due o tre esponenti cinquestelle si alzano e attaccano Salvini. Attilio Fontana e poi Siri, Rixi, Molinari, Romeo, per qualcuno sono tutti colpevoli e ladri a prescindere, atteggiamento poco democratico”. Nel merito dei dossier di maggior rilievo che sono sul tavolo dell’esecutivo, Salvini cita “l`autonomia, la riforma della giustizia, la manovra. Con questi tre passi vado avanti, con tre no cambia tutto”. Incalzato ancora sul motivo per cui ha deciso di non andare ad elezioni anticipate a maggio risponde: “Non bado alla mia convenienza immediata. Certo, se questi vanno avanti a far così…”.
Nell’intervista Salvini afferma che andrà in Parlamento a parlare del caso Russia, “ci andrò, non si preoccupi di quando, ma ci andrò”, ma non ha chiarito se si limiterà a rispondere al question time oppure svolgerà un’informativa. Svicola con una battuta: “Faremo una conferenza internazionale”. Sull’indagine in corso sostiene che “possono cercare quello che vogliono, ma non troveranno un euro, un dollaro”. Quello che troveranno sicuramente, ha precisato, è “la convinzione che i rapporti con la Russia siano fondamentali, che Putin sia un grande uomo di Statoeche le sanzioni siano sbagliate”.
Sui rapporti con Gianluca Savoini, il vice premier sostiene di non aver mai detto di non conoscerlo, “lo conosco da 27 anni, la prima volta ci incontrammo alla Statale nel `92”.

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