Primo giorno di consultazioni: Casellati, Fico e Napolitano da Mattarella
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Primo giorno di consultazioni: Casellati, Fico e Napolitano da Mattarella

Si chiude domani pomeriggio con il M5s ma si pensa già ad un secondo giro di colloqui

Sergio Mattarella e Giorgio Napolitano
Sergio Mattarella e Giorgio Napolitano
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4 Aprile 2018 - 13.09


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Sono iniziate le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo in un clima di grande incertezza. I primi a colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono stati i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, poi è stata la volta del presidente emerito Giorgio Napolitano.
La prima a varcare la porta dello studio alla Vetrata è stata la neopresidente del Senato Casellati. Il colloquio con il presidente Mattarella è durato quaranta minuti e al termine la presidente di palazzo Madama è andata via senza rilasciare dichiarazioni. Subito dopo è stata la volta di Roberto Fico. Il presidente della Camera è arrivato al Quirinale a piedi. “È la seconda volta che faccio questa scalinata – ha detto Fico – ci stiamo allenando, abbiamo migliorato i tempi rispetto alla prestazione della volta scorsa”. Anche il presidente della Camera, che si è trattenuto con Mattarella una ventina di minuti, non ha rilasciato nessuna dichiarazione alla stampa al termine dell’incontro.
Alle 12.15 il ritorno di Napolitano al Quirinale, dove è stato per nove anni da presidente della Repubblica. Anche il presidente emerito, senatore a vita e di diritto, che è rimasto a colloquio con Mattarella per circa mezz’ora, non si è fermato a parlare con i giornalisti spiegando con una battuta che è consuetudine istituzionale non commentare il colloquio appena avuto. Si può però immaginare che Napolitano abbia ribadito a Mattarella quanto affermato sul risultato elettorale e sul futuro governo aprendo la prima seduta del Senato dopo il voto del 4 marzo. Un intervento che era suonato come un duro atto di accusa al Pd di Renzi, sconfitto perché “l’autoesaltazione dei risultati raggiunti – secondo Napolitano – non ha evidentemente convinto il Paese. Le urne hanno invece premiato forze di radicale contestazione, di vera e propria rottura rispetto al passato, con i partiti tradizionali avvertiti come lontani e chiusi, le loro certezze e aspettative sono state travolte”.
Nel pomeriggio le consultazioni al Colle riprenderanno con il gruppo parlamentare delle Autonomie. Quindi il gruppo misto del Senato e quello della Camera. A chiudere la prima giornata, la delegazione di Fratelli d’Italia, guidata da Giorgia Meloni.
Domani saliranno al Quirinale il Pd, Forza Italia, la Lega e il M5s che chiuderà i colloqui nel pomeriggio. Ma già si starebbe pensando ad un secondo round di incontri che potrebbero cominciare a metà della prossima settimana.

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L’esito finale è ancora un’incognita ed è da escludere che giovedì ci sia un premier incaricato: un secondo giro di consultazioni potrebbe essere convocato per la prossima settimana e c’è già chi ne mette in conto un terzo.

C’è poi anche chi ipotizza che la situazione possa sbloccarsi solo dopo le regionali in Molise e Friuli Venezia Giulia (22 e 29 aprile).

LA DIRETTA

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