Miccichè: il governo Crocetta è colpa della mafia
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Miccichè: il governo Crocetta è colpa della mafia

I siciliani lo hanno votato solo per paura di Cosa nostra, pessimo l'accordo Roma- Palermo. Il governatore: grande risultato, la Sicilia riparte.

Rosario Crocetta
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28 Giugno 2016 - 18.20


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“Crocetta è colpa della mafia, tra le cose peggiori che siano state date dalla mafia al popolo siciliano c’è questo presidente della Regione che i siciliani hanno votato solo per paura di Cosa nostra,  ed ecco il risultato”. Parole sopra le righe quelle del coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché contro il governatore Rosario Crocetta.
Parlando dell’accordo tra lo Stato e la Regione appena siglato a Roma, l’ex viceministro si scaglia sul governatore senza usare giri di parole. E si rivolge ai giornalisti spiegando il paradosso, nel corso di una conferenza stampa che ha messo sotto accusa l’accordo Roma-Palermo che – secondo Miccichè – farebbe “perdere alla Sicilia diversi miliardi per portare invece i nostri soldi a Roma”.
“Ogni giorno – accusa Micciché – ci tocca sentire Crocetta che grida alla mafia se ci sono incendi” E rincara la dose:”Dopo aver visto quest’accordo non prendo il kalashnikov perché non sono un terrorista – prosegue  Micciché – Crocetta non è in grado d’intendere e volere. Non mi risulta che Crocetta si sia diplomato, non è nelle condizioni di capire le carte e firma tutto quello che gli dice Baccei (assessore della giunta Crocetta, molto vicino a Renzi)”.
La replica del Pd a Micciché: “Le parole di Gianfranco Miccichè si commentano da sole: sono imbarazzanti e pericolose –   dice Alice Anselmo – ribadisco, anche a nome del gruppo Pd, il sostegno al lavoro del governo regionale guidato da Rosario Crocetta  e dall’assessore Alessandro Baccei che ha messo in atto un’opera di risanamento dei conti, ha lavorato per sbloccare l’erogazione di somme da Roma verso la Sicilia ed ha dato stabilità alla struttura organizzativa e finanziaria della Regione”.
Per tutta risposta, il governatore Crocetta annuncia la sua intenzione di ricandidarsi alle prossime elezioni regionali:  “Perchè non dovremmo nel momento in cui abbiamo ottenuto un successo incredibile. Finalmente adesso che la Sicilia riparte dovremmo ritornare indietro? Credo che questo miracolo sia riuscito grazie al fatto che la mia formula di governo è partita con un’area della sinistra, con una di cattolicesimo democratico e riformatore quindi di centro e con un’area movimentista. Questo governo ha sintetizzato quelle che potevano essere ipotesi e posizioni diverse”
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