Covid, i famigliari delle vittime di Bergamo scrivono a Mattarella: "Vogliamo giustizia e trasparenza"
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Covid, i famigliari delle vittime di Bergamo scrivono a Mattarella: "Vogliamo giustizia e trasparenza"

«Noi, famigliari delle vittime che osserviamo dall'esterno, abbiamo l'impressione che su questi gravi fatti si voglia far cadere l'oblio, un colpevole silenzio. Attendiamo, signor Presidente, che lei intervenga in pubblico su questo tema».

Covid, i famigliari delle vittime di Bergamo scrivono a Mattarella: "Vogliamo giustizia e trasparenza"
I famigliari delle vittime del Covid di Bergamo
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19 Ottobre 2022 - 14.13


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I famigliari delle vittime della prima ondata di Covid nella Bergamasca si rivolgono a Sergio Mattarella, in una lettera in cui rinnovano il loro appello al Presidente della Repubblica per chiedere giustizia e verità.

«Noi, famigliari delle vittime che osserviamo dall’esterno, abbiamo l’impressione che su questi gravi fatti si voglia far cadere l’oblio, un colpevole silenzio. Attendiamo, signor Presidente, che lei intervenga in pubblico su questo tema».

«L’insieme degli errori commessi nella preparazione e nella gestione della pandemia ha procurato ai famigliari della provincia di Bergamo più di 6mila vittime in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti», ricorda l’associazione `Sereni e sempre uniti´, menzionando nella missiva per Mattarella anche le parole pronunciate dal capo dello Stato durante la visita a Bergamo del 28 giugno 2020, come le frasi «Ricordare significa assumere la consapevolezza di quello che è accaduto. Ricordare significa riflettere seriamente, con rigorosa precisione, su ciò che non ha funzionato, sulle carenze di sistema, sugli errori da evitare di ripetere».

«Da allora sono trascorsi più di due anni. Abbiamo riflettuto seriamente, con rigorosa precisione, su ciò che non ha funzionato? Abbiamo riflettuto sulle carenze del sistema, sugli errori da evitare di ripetere? Abbiamo identificato ciò che non era stato preparato a dovere prima dell’emergenza? Poco o nulla è stato fatto sinora. A quando, signor Presidente?», chiedono i famigliari delle vittime della pandemia a Mattarella, ricordando che «la proposta per una commissione di inchiesta è stata discussa dalle commissioni riunite Affari esteri e Affari sociali, ma senza alcun esito», che «la quasi totalità delle denunce presentate dai famigliari di vittime negli ospedali ed rsa è stata archiviata» e che «siamo ancora in attesa delle decisioni della procura di Bergamo che avrebbe dovuto chiudere le indagini entro l’aprile di quest’anno».

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