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Covid, Andreoni: "Non conviene annunciare date precise sulla fine dell'obbligo della mascherina al chiuso"

Il primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, Massimo Andreoni: "La data del primo maggio è più un desiderio. Lo stop alle mascherine quando scenderemo sotto i 5 mila casi al giorno"

Massimo Andreoni
Massimo Andreoni

globalist Modifica articolo

19 Aprile 2022 - 15.05


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Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), ha parlato all’Adnkronos dell’obbligo delle mascherine al chiuso: “Dovremmo capire che non conviene annunciare date precise sulla fine di questa misura. E’ difficile comprendere quello che potrà accade. Si parla molto della data del primo maggio, ma mi sembra più un desiderio che una realtà concreta. Io credo che le precauzioni vadano mantenute e un ragionamento si potrà fare sullo stop alle mascherine al chiuso quando i casi giornalieri torneranno sotto i 5mila casi al giorno. Il dispositivo di protezione non ha stagionalità, ma sotto questo dato avremmo maggiori garanzie di non incontrare così facilmente un positivo”.

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La misura dovrà essere discussa dal Governo per valutarne l’eliminazione dal primo maggio. Secondo Andreoni la mascherina andrebbe indossata ancora “nei locali da ballo, nei musei, nei cinema e nei teatri” e ai colleghi che invocano invece la fine di queste misure, affermando che solo in Italia resiste ancora questo obbligo, l’infettivologo ricorda che “è un ragionamento che regge poco, stiamo attenti a mandare messaggi sbagliati come accaduto nel 2020 o nel 2021”.

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