Il presidente dell'Anpi chiede una commissione d'inchiesta indipendente su Bucha ed è bufera
Top

Il presidente dell'Anpi chiede una commissione d'inchiesta indipendente su Bucha ed è bufera

Gianfranco Pagliarulo ha citato il segretario delle Nazioni Unite, chiedendo l'intervento di una commissione d'inchiesta indipendente per accertare i fatti di Bucha. "I crimini di guerra devono essere puniti" ha aggiunto.

Il presidente dell'Anpi chiede una commissione d'inchiesta indipendente su Bucha ed è bufera
Gianfranco Pagliarulo
Preroll

globalist Modifica articolo

7 Aprile 2022 - 12.13


ATF

Il presidente dell’ampi Gianfranco Pagliarulo ha chiesto una commissione d’inchiesta indipendente, per accertare quello che è accaduto a Bucha. E lo ha fatto citando il segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “E’ essenziale che una commissione d’inchiesta indipendente porti alle responsabilità effettive dell’accaduto“. Parole che hanno scatenato diverse polemiche, dalla comunità ebraica di Roma al presidente di Triennale Milano Stefano Boeri, figlio di un partigiano. E anche nelle federazioni locali di Milano e Bologna ci sarebbero malumori per una posizione giudicata se non “negazionista” quanto meno troppo “leggera” sulle atrocità commesse dai russi in Ucraina.

Le parole di Pagliarulo hanno scatenato un ampio dibattito perché l’Associazione dei partigiani ha condannato l’eccidio nella città ucraina sottolineando, al contempo, la necessità di chiarire le responsabilità. “È ormai una consuetudine quella dell’Anpi di confondere aggressori e aggrediti”, il laconico commento della presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

Pagliarulo ha rimandato al mittente le accuse, spiegando che “sappiamo benissimo chi è l’aggressore, l’abbiamo sempre denunciato e condannato, anzi siamo stati probabilmente tra i primi a condannare l’invasione”. Quello che i partigiani chiedono è una commissione indipendente: “Indagini indipendenti devono fare piena luce su quanto accaduto. I crimini di guerra devono essere puniti”, ha aggiunto Pagliarulo.

Il numero uno dell’Anpi ha voluto ribadire che “il presidente Putin, le autorità e l’esercito russo dovranno rispondere delle loro azioni”. Che “siano stati i russi” a compiere l’eccidio di Bucha è “ragionevole” per l’Anpi ma “ciò non toglie – ha aggiunto – la necessità di una commissione per appurare le responsabilità specifiche in capo al comandante o altri ufficiali. Ci dev’essere un processo prima di una condanna. La nostra stessa dichiarazione l’ha fatta il segretario dell’Onu Guterres ma nessuno ha avuto nulla da ridire. C’è un pregiudizio di alcune persone e alcune aree contro l’Anpi”, ha concluso.

Contro l’Anpi si è scagliato anche il presidente di Triennale Milano Stefano Boeri: “Mi vergogno profondamente di leggere queste righe da parte di un’Associazione che sembra aver dimenticato che la Resistenza antifascista aveva scelto da che parte stare, chi fossero i nemici, dove e come riconoscere i colpevoli e le vittime”, ha detto. 

La presunta eccessiva “terzietà” o neutralità della posizione dell’Anpi ha creato se non malumori certamente distanze da altre federazioni locale, come quelle di Milano e Bologna, che sarebbero in disaccordo con la posizione espressa da Pagliarulo. L’Anpi milanese già da tempo si è schierato in difesa dell’Ucraina aggredita e a un recente evento ha esposto lo slogan “In ricordo della Resistenza Italiana, in onore della Resistenza Ucraina”. Una posizione netta, così come quella del distretto bolognese, che appare diversa rispetto a quella più cauta e “garantista” dell’Anpi nazionale. 

Native

Articoli correlati