Covid, Agenas: risale al 15% l'occupazione di posti ospedalieri in 'area non critica'
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Covid, Agenas: risale al 15% l'occupazione di posti ospedalieri in 'area non critica'

I numeri sono in salita in 9 regioni in Italia, e in 7 di queste la percentuale di posti ospedalieri occupati supera il 20%. Stabile, invece, il dato per le terapie intensive, fermo al 5%

Covid, Agenas: risale al 15% l'occupazione di posti ospedalieri in 'area non critica'
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29 Marzo 2022 - 14.35


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Risale al 15% (un anno fa era al 43%) in Italia l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di ‘area non critica’ da parte di pazienti Covid e, nelle ultime 24 ore cresce in 9 regioni, superando in 7 il 20%: Abruzzo (21%), Calabria (34%), Umbria (32%), Basilicata (28%), Sicilia (25%), Marche (23%), Puglia (21%).

L’occupazione delle terapie intensive, invece, è stabile al 5% in Italia a fronte del 40% raggiunto un anno fa, ed è sotto il 10% in tutte le regioni, eccetto la Calabria dove sale di 2 punti percentuali e raggiunge il 12%. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 28 marzo 2022.

Nel dettaglio, in base al monitoraggio quotidiano, l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica (o ‘non critica’) da parte di pazienti con Covid-19 cala in Basilicata (al 28%) e cresce in 9 regioni o province autonome: Abruzzo (al 21%), Campania (17%), Emilia Romagna (12%), Liguria (16%), Marche (23%), Molise (16%), Pa di Bolzano (15%), Pa Trento (11%), Valle d’Aosta (11%). E’ stabile nelle restanti 11 regioni: Calabria (34%), Friuli Venezia Giulia (10%), Lazio (18%), Lombardia (9%), Piemonte (9%), Puglia (21%), Sardegna (20%), Sicilia (25%), Toscana (16%), Umbria (32%) e Veneto (8%). Sempre a livello giornaliero, l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cala in Sicilia (al 7%) e cresce in 9 regioni: Abruzzo (al 9%), Calabria (12%), Lombardia (3%), Pa Bolzano (5%), Puglia (8%), Sardegna (10%), Toscana (7%), Umbria (5%) e Veneto (3%). In Valle d’Aosta e Molise (0%) variazione non disponibile. E’ invece, stabile in 9 regioni o province autonome: Basilicata (3%), Campania (7%), Emilia Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (3%), Lazio (8%), Liguria (5%), Marche (4%), Pa Trento (2%) e Piemonte (3%).

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