Covid, Agenas: "L'Occupazione delle terapie intensive resta al 16% ma diminuisce in 5 regioni"
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Covid, Agenas: "L'Occupazione delle terapie intensive resta al 16% ma diminuisce in 5 regioni"

È quanto emerge dai dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 31 gennaio.

Covid, Agenas: "L'Occupazione delle terapie intensive resta al 16% ma diminuisce in 5 regioni"
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1 Febbraio 2022 - 14.38


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Il Covid in Italia sta rallentando ma la percentuale delle terapie intensive occupate dai pazienti affetti da Covid-19 in Italia rimane al 16%. Tuttavia in 24 ore, è diminuito in 5 regioni: Calabria (con -3% torna al 12%), Friuli Venezia Giulia (24%), Liguria (15%), provincia autonoma di Trento (27%) e Sardegna (16%). È quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 31 gennaio.

Si registra, invece, un aumento della percentuale in Basilicata (6%), Marche (24%), provincia autonoma di Bolzano (con +3% raggiunge il 13%) e Toscana (20%).
Secondo quanto rende noto Agenas, la percentuale è inoltre stabile in Abruzzo (20%), Campania (11%), Emilia Romagna (17%), Lazio (22%), Lombardia (14%), Molise (8%), Piemonte (20%), Puglia (12%), Sicilia (17%), Umbria (13%), Valle d’Aosta (21%) e Veneto(16%).
Sono infine cinque le regioni che fanno registrare percentuali superiori al 20%: si tratta di Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, provincia autonoma di Trento e Valle d’Aosta.

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Per quanto riguarda, invece, la percentuale di posti occupati da pazienti affetti da Covid-19 nei reparti di area non critica, in Italia questa rimane al 30% ma, in 24 ore, aumenta in 11 regioni: Abruzzo (32%), Calabria (37%), Emilia Romagna (30%), Friuli Venezia Giulia (41%), Liguria (40%), Marche (31%), Molise (21%), provincia autonoma di Bolzano (con +3% arriva a 25%), provincia autonoma di Trento (29%), Sicilia (39%), Toscana (27%) e Umbria (32%).
Solo in Valle d’Aosta si registra una diminuzione, pari al 39%, mentre è invece stabile in Basilicata (27%), Campania (31%), Lazio (33%), Lombardia (29%), Piemonte (31%), Puglia (25%), Sardegna (23%) e Veneto (25%).

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