Preoccupazione per Friuli e Marche: terapie intensive oltre la soglia di allerta
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Preoccupazione per Friuli e Marche: terapie intensive oltre la soglia di allerta

Dati Agenas, oltre il 10%. Cresce occupazione posti letto in 7 Regioni

Terapia intensiva
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9 Novembre 2021 - 11.23


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Tutte le regioni sono a basso rischio per il Covid, ma qualcuna inizia a mostrare qualche segnali di sofferenza per quanto riguarda le ospedalizzazioni.
Dopo settimane di stabilità, torna a risalire in Italia la percentuale di posti di terapia intensiva occupati da pazienti Covid, passando dal 4 al 5%. In particolare, sale in Friuli Venezia Giulia, dove arriva all′11%, raggiungendo le Marche. Entrambe superando quindi la soglia di allerta del 10%, che rappresenta uno dei parametri per il passaggio della Regione in zona Gialla.
Salgono anche in Piemonte, dal 3 al 4%, così come in Liguria e in Veneto, dal 4 al 5%. Stabili invece le altre regioni, tra cui spicca la Sicilia, con il 9%. Emerge dal monitoraggio Agenas che confronta i dati dell′8 ottobre, con quelli del giorno precedente.
A livello nazionale, è stabile al 6% l’occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area medica o non critica. Ma la percentuale sale in 7 regioni, anche se nessuna supera la soglia di allerta definita pari al 15%. In particolare la crescita si rileva in Abruzzo, Liguria, Puglia, Toscana (al 6%) così come in Friuli ( al 10%), Provincia Autonoma di Bolzano (al 13%) e Veneto (al 4%). Scende invece in Basilicata (7%) e Valle d’Aosta (8%). Stabile, invece, nelle altre regioni. E’ quanto emerge dal monitoraggio dell’Agenas (Agenzia nazionale dei servizi sanitari nazionali) che confronta i dati di ieri, 8 novembre, con quelli del giorno precedente.

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