Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha rigettato l’appello proposto dalla Procura di Locri contro l’ordinanza emessa dal gip con la quale è stata respinta la richiesta di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Mimmo Lucano: le motivazioni sono “quadro indiziario inconsistente e elementi congetturali o presuntivi”.
“La gestione poco trasparente da parte del Comune di Riace e degli enti attuatori delle risorse pubbliche finanziate per i progetti di accoglienza dei migranti – annotano i magistrati reggini – conferma l’esistenza di prassi improntate alla superficialità e alla negligenza, ma non consente, allo stato, di ritenere suffragata la sussistenza dell’addebito associativo, in assenza della prova del perseguimento di vantaggi patrimoniali privatistici o dell’appropriazione di somme di denaro da parte dei singoli protagonisti della vicenda”.
Anche il Tribunale del Riesame oggi riconosce quello che abbiamo sempre saputo: che #MimmoLucano è una persona perbene. La sua unica colpa è il reato di umanità.#migranti #riace https://t.co/GrbPFOOqRf
— nicola fratoianni (@NFratoianni) July 7, 2020