Fermo di tre attivisti dei centri sociali: il poliziotto inneggiava al Duce e augurava la morte alla Rackete
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Fermo di tre attivisti dei centri sociali: il poliziotto inneggiava al Duce e augurava la morte alla Rackete

Lo ha reso noto noto Acad (Associazione contro gli abusi in divisa): nei mesi scorsi la pagina Facebook dell'agente era piena di posto fascisti e violenti. L'operazione a Napoli

Fermo di tre attivisti dei centri sociali: il poliziotto inneggiava al Duce e augurava la morte alla Rackete
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20 Giugno 2020 - 18.01


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Dalla parte della polizia: Ma nelle forze di polizia non possono esserci fascisti, visto che l’apologia di fascismo resta un reato.
Uno degli agenti che domenica scorsa a piazza Bellini, nel centro storico di Napoli, ha fermato tre attivisti di un centro sociale ha pubblicato negli ultimi mesi su Facebook post inneggianti al Duce e nei quali si augurava la morte di Carola Rackete.
Lo rende noto Acad (Associazione contro gli abusi in divisa), onlus che persegue la “difesa dei diritti delle persone soggette ad episodi di abusi da parte delle forze dell’ordine”.

Sulla pagina Facebook dell’associazione sono stati diffusi gli screenshot “di alcuni post pubblicati negli ultimi mesi da uno degli agenti che ha partecipato all’operazione di Polizia che domenica sera a piazza Bellini (Napoli) ha portato tre persone in carcere in seguito a un banale controllo documenti.

Se queste sono le modalità con cui chi dovrebbe garantire la sicurezza si esprime in pubblico – scrive l’associazione – allora c’è evidentemente un problema. Oggi per altro è la giornata mondiale dei rifugiati ed è inammissibile e intollerabile che, al di là del fanatismo ideologico, un esponente delle forze dell’ordine auguri la morte violenta a chi salva persone nel Mediterraneo, come si legge da uno di questi post”.

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