La prima legge emanata dal neo-dittatore Orban: il divieto ai transgender di cambiare sesso
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La prima legge emanata dal neo-dittatore Orban: il divieto ai transgender di cambiare sesso

All'indomani della chiusura del Parlamento, Orban fa passare il primo provvedimento: le persone trans non sono considerate tali

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4 Aprile 2020 - 08.57


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Meno male che Viktor Orbán doveva usare i suoi poteri speciali solo per situazioni attinenti all’emergenza: il neo-dittatore ungherese, che ha ottenuto i pieni poteri a tempo indeterminato dal Parlamento, che è stato sospeso, come primissimo provvedimento ha fatto passare una legge fortemente voluta dal suo vice, Zsolt Semjen, che impedisce alle persone transgender il cambio di sesso.
Non sarà più possibile in Ungheria venire registrati secondo il genere riassegnato, anche se l’operazione è già avvenuta. Quindi, le persone transgender per lo Stato saranno identificate con il sesso di nascita. Ne consegue che, per esempio, alle donne transgender sarà vietato sposare uomini, dato che i matrimoni omosessuali non sono ammessi in Ungheria. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. 
“Cambiare il proprio sesso biologico è impossibile, i caratteri sessuali primari e le caratteristiche cromosomiche sono immutabili e non possono essere modificate da nessun ufficio di registro dello Stato civile magiaro”, dice il testo, con un linguaggio mostruosamente simile a quelli tedeschi dal 1933 al 1945.

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