Positivi anche due assessori regionali in Emilia Romagna: uno dei due è quello alla Salute
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Positivi anche due assessori regionali in Emilia Romagna: uno dei due è quello alla Salute

Si tratta del neo assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, e della neo assessora alla Montagna Barbara Lori. 

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4 Marzo 2020 - 11.03


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Positivi al coronavirus due assessori della Regione Emilia-Romagna: si tratta del neo assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, e della neo assessora alla Montagna Barbara Lori. Lo comunica la Regione in una nota. Negativo il presidente Stefano Bonaccini. Già questa mattina gli altri componenti della Giunta sono stati sottoposti al test per il coronavirus. Lori e Donini sono in buone condizioni e si trovano presso le loro abitazioni dove rispetteranno il periodo di isolamento.

E’ atteso per oggi il via libera al decreto del presidente del Consiglio con le nuove misure sanitarie contro il coronavirus, mentre domani il Consiglio dei Ministri darà il via all’iter per la richiesta dello sforamento del deficit per 3,6 miliardi e avviare l’esame del dl con nuove misure economiche. Stamani il premier Conte vedrà i ministri per discutere le nuove misure del Governo, poi nel pomeriggio le parti sociali.

Il bilancio in Italia è di oltre 2.260 malati e 80 morti.

L’Istituto Superiore di Sanità sta valutando di allargare la zona rossa sulla base di alcuni criteri epidemiologici, geografici e di fattibilità della misura, ha detto il presidente Brusaferro. “Stiamo analizzando con la Lombardia con grande attenzione su nuovi casi per comuni della cintura bergamasca – ha aggiunto – e stiamo vedendo con i dati d’incidenza e in base ai tassi di riproduzione del virus”.

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E’ pronto il piano del Governo per aumentare i posti di terapia intensiva sul territorio. E’ delineato in una circolare del ministero della Salute. Si prevede un incremento del 50% dei posti letto in terapia intensiva e del 100% nelle unità di pneumologia e malattie infettive. Prevista la “rimodulazione locale delle attività ospedaliere”, ed è “necessario ridistribuire il personale sanitario per l’assistenza, con un percorso formativo ‘rapido’, qualificante per il supporto respiratorio per infermieri e medici”.

Il percorso formativo “rapido”, indicato nella circolare del ministero, è destinato ad infermieri e medici da dedicare alle aree di terapia sub intensiva. A tal fine, si raccomanda l’utilizzo dei corsi Fad (Formazione a distanza) disponibili presso l’Istituto superiore di sanità. Indicato poi l’utilizzo delle strutture private accreditate “per ridurre la pressione sulle strutture pubbliche mediante trasferimento e presa in carico di pazienti non affetti da Covid-19”. Per garantire inoltre il trasporto dei pazienti critici, la circolare indica che “dovranno essere costituiti pool di anestesisti-rianimatori provenienti non solo dalla Regione interessata, ma anche da altre Regioni meno interessate”. Bisognerà poi identificare anche “una o più strutture-stabilimenti ospedalieri da dedicare alla gestione esclusiva del paziente affetto da Covid-19”. La circolare è stata pubblica l’1 marzo 2020 ed è indirizzata a Protezione civile, ministeri, assessorati, federazioni degli ordini e istituzioni sanitarie.

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