I sentinelli del Salento hanno denunciato sulle loro pagine social un incidente che ha dell’incredibile avvenuto lo scorso 8 marzo: come scrivono nel post, “Alessio Rovere, professore dell’università di Brera, era a Ventimiglia con i suoi studenti. Un probo cittadino, accortosi che tra questi vi erano dei ragazzi dalla pelle scura, ha richiesto l’immediato intervento delle forze dell’ordine. Carabinieri e Polizia sono prontamente sopraggiunti (4 volanti) e poi… si sono scusati, non senza imbarazzo. Ringraziamo il razzista per aver fatto inutilmente spendere soldi pubblici.
Alessio Rovere è responsabile del corso master “Scienze del Mare” degli studenti dell’Università di Brema e nella sua classe sono presenti 18 ragazzi, di varie nazionalità.
Nel post dell’8 marzo, il professor Rovere scriveva:
“Vorrei augurare una vita solitaria e triste alla persona che oggi, a Ventimiglia, ha chiamato polizia e carabinieri (ho contato 4 volanti) perché ha visto che tra i miei studenti c’erano alcuni ragazzi di colore. Per la mera cronaca, stavamo spiegando una pericolosissima mappa geologica e ci apprestavamo ad entrare in un museo a 5 metri di distanza. Attività che devono avere oltremodo intimorito il cittadino/a, facendo temere chissà cosa.
Ho apprezzato la generale gentilezza dei poliziotti/carabinieri intervenuti dopo aver chiarito l’equivoco, condite da un lieve imbarazzo per l’assurdità della situazione e dalle parole di un rappresentante delle forze dell’ordine che mi ha porto le proprie scuse, dicendomi che se li chiamano devono intervenire. Spero che le suddette forze dell’ordine abbiano anche provveduto a rintracciare chi li ha chiamati per ricordargli/le che il procurato allarme é un reato.
Essere stronzi e razzisti, invece, é una cosa triste e basta, ma é forse più grave di un reato”