Ritrova la madre biologica ma lei la rifiuta: non voglio vederti, sei figlia di un abuso
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Ritrova la madre biologica ma lei la rifiuta: non voglio vederti, sei figlia di un abuso

Una ragazza caparbia Luisa, adottata da una brava famiglia a due mesi ma che avrebbe voluto conoscere la sua mamma biologica. La trova e quella con una lettera feroce la allontana per sempre

Luisa ospite di Chi l'ha visto?
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17 Novembre 2017 - 17.35


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Ha cercato la madre biologica da quando è nata. Luisa Velluti, una parrucchiera di Falcade, in provincia di Belluno, abbandonata alla nascita dalla madre biologica il 6 marzo di 29 anni fa. Da quando ha scoperto di essere stata adottata, Luisa non ha mai rinunciato a alla possibilità di ritrovare la donna che l’ha messa al mondo.

Appelli, contro appelli, visite in tv. Poi l’amara replica della donna che l’ha portata in grembo per 9 mesi e poi l’ha abbandonata, una lettera a chiudere ogni speranza, ogni dialogo, ogmi possibilità di incontro. : “Luisa, non ho scelto io di chiamarti così né di averti, per me sei solo la più dolorosa ferita che ho avuto a 18 anni. Tutto sognavo e tutto potevo sperare, ma non certo la violenza che ho subito e di cui tu sei simbolo. Rispetta la mia privacy. Non sbandierare una storia che non c’è. Rispetta il mio dolore e la mia solitudine. Ricordo solo i suoi maledetti occhi azzurri”.

Gli stessi che ha Luisa, ereditati da uno stupratore, dunque. La giovane donna è stata adottata a due mesi da Lory e Secondo, una coppia di bravissime persone, che non le hanno mai fatto mancare nulla: “Ho avuto e ho tanto amore e attenzioni. Crescendo, però, è aumentato il desiderio pressante di conoscere le mie origini”, ha spiegato Luisa al Gazzettino.

Appena la legge glielo ha permesso, a 25 anni, si è rivolta al Tribunale per conoscere il nome della mamma biologica, ma la donna non ha voluto. “L’ho presa male. Io non voglio complicarle la vita – ha spiegato Luisa – voglio solo conoscerla. Sono pronta a mantenere il segreto sulla sua identità. Se ha una famiglia e non vuole si sappia va bene lo stesso”. E poi la lettera a chiudere ogni chance, purtroppo.

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