Parigi, studente italiano morto in Erasmus: forse si è ucciso
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Parigi, studente italiano morto in Erasmus: forse si è ucciso

Ciro Ciocca, 20 anni, è morto dopo a causa di numerose coltellate. La gendarmeria francese ha escluso la pista dell'aggressione per una rapina.

Ciro Ciocca, lo studente morto a Parigi durante l'Erasmus
Ciro Ciocca, lo studente morto a Parigi durante l'Erasmus
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8 Settembre 2016 - 09.09


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Si sarebbe tolto la vita e non sarebbe stato ucciso a causa di un accoltellamento durante una rapina Ciro Ciocca, il giovane studente italiano morto a Parigi. Il 20enne molisano era arrivato da poco nella capitale francese dove avrebbe dovuto vivere e studiare per i prossimi mesi per il programma Erasmus: le circostanze del suicidio rimangono comunque ancora da chiarire. “Sgomento” e “profondo cordoglio” alla famiglia e alla comunità di Riccia, è stato espresso dal presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, che ha chiesto “al Governo italiano di impegnarsi con le autorità e le istituzioni francesi per fare piena luce su un atto di violenza tanto efferata”.

Le prime notizie su Ciro erano arrivate dal Molise da alcuni parenti e da alcune fonti locali, che erano arrivate addirittura a parlare di aggressione. Secondo tali fonti, in particolare, il giovane, originario di Riccia, ma che viveva da sempre a Campobasso con la famiglia, era stato accoltellato per un tentativo di furto di un telefonino e di un pc. 

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Il dramma si è consumato nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 settembre. È stato il fratello, Gianluigi, che ha lanciato sul suo profilo Facebook il primo allarme, senza spiegare bene cosa fosse successo. “Non doveva succedere a lui”, ha scritto alle 2,16 e poi rivolgendosi a Dio ha chiesto: “Se esisti davvero fai qualcosa!!!. E tre quarti d’ora dopo, alle 2,58, ha chiesto con urgenza una persona che parli il francese e che sappia tenere un dialogo “di alti livelli”. Quindi la frase del primo pomeriggio di sabato 3 settembre: “Che cosa strana che è la vita!”.Sul profilo Facebook della fidanzata di Ciro è comparsa una grande foto con i loro due primi piani in bianco e nero e un cuore con la scritta: “Ti amo”.

Della vicenda si sta occupando adesso la gendarmeria francese, che però ha escluso la pista dell’aggressione, nonostante le numerose coltellate sul corpo di Ciro, morto qualche giorno dopo il ricovero. Il papà del giovane, Salvatore Ciocca, funzionario all’Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo (Arsarp), e i familiari, che erano volati a Parigi, ma senza rilasciare alcuna dichiarazione, in serata sono ripartiti per Campobasso. Numerose sono state le testimonianze di cordoglio. “Una tragedia che sconvolge l’intero mondo della scuola molisana”, ha affermato il Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale del Molise, Annapaola Sabatini. “Siamo addolorati e sconvolti. Ci stringiamo alla famiglia e rispettiamo il loro silenzio”, ha detto Micaela Fanelli, il sindaco di Riccia, dove vive la nonna del ragazzo.

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