Mazzette per appalti, il Pm: non esiste un sistema L'Aquila
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Mazzette per appalti, il Pm: non esiste un sistema L'Aquila

Soddisfazione per il risultato dell'operazione portata a termine stamattina da parte di polizia e guardia di finanza, da parte del Procuratore della dda, Fausto Cardella.

Mazzette per appalti, il Pm: non esiste un sistema L'Aquila
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17 Giugno 2014 - 11.36


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“Si tratta di tre indagini, durate due anni e confluite in un’unica che hanno portato agli arresti e alle perquisizioni di questa mattina”. Esordisce cosi il Procuratore capo della Dda dell’Aquila, Fausto Cardella nella conferenza stampa che si è svolta nel tribunale provvisorio di Bazzano a L’Aquila.

La conferenza stampa si è svolta dopo i cinque arresti di questa mattina a cui si è arrivati dopo due anni di investigazioni e riguarda un giro di mazzette e corruzione, per gli appalti di ricostruzione di almeno due chiese del capoluogo d’Abruzzo. L’operazione ha portato ad arresti eccellenti come quello ai domiciliari dell’ex vice commissario alla ricostruzione dei beni artistici, Luciano Marchetti arrestato a Roma e di una dirigente del Mibac che invece si trova in carcere, Alessandra Mancinelli, oltre che alcuni imprenditori, coinvolti negli appalti oggetto delle investigazioni.

Non c’è indagine, soprattutto negli ultimi anni, che non venga svolta con il concorso delle varie professionalità ed il supporto dei diversi corpi – ha aggiunto Cardella -. Un’ottima collaborazione, avvenuta senza gelosie e senza il trattenimento di dati. Due anni di indagini pressanti che hanno portato oggi a maturazione con gli arresti”.

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Il Pm Maria Antonietta Picardi

“Non esiste un sistema L’Aquila – ha detto il Pm Picardi in conferenza stampa -, gli arrestati volevano ottenere denaro illecitamente. Si tratta di due appalti in particolare che possiamo dire perchè tutto il resto è segretato, quello di Santa Maria Paganica e quello delle Anime Sante, in Piazza Duomo”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Questore dell’Aquila, Vittorio Rizzi che ha detto: “Voglio complimentarmi per l’attività svolta in perfetta sintonia dal personale della Squadra Mobile e del Nucleo Polizia Tributaria dell’Aquila che ha consentito di mettere in luce illecite condotte poste in essere da imprenditori, liberi professionisti e pubblici funzionari nella ricostruzione del patrimonio della Curia Aquilana. L’eccellente lavoro della Magistratura e delle Forze di Polizia dimostra l’attenzione degli inquirenti al delicato tema della ricostruzione e l’efficacia dell’azione di contrasto indispensabile per assicurare il corretto rispetto delle regole”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal comandante regionale della Guardia di Finanza, Attardi che si è unito a quanto riferito dagli investigatori e dal questore Rizzi.

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