Concordia: i resti trovati sono di una donna
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Concordia: i resti trovati sono di una donna

Non sarebbe dell'indiano Russel Rebello il cadavere trovato sul ponte tre del relitto all'Isola del Giglio. I resti umani sono stati trovati due giorni fa.

Concordia: i resti trovati sono di una donna
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10 Ottobre 2013 - 12.18


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Potrebbero essere di una donna, e non dell’indiano Russel Rebello, come ipotizzato dopo il ritrovamento, i resti trovati nella Costa Concordia due giorni fa. Lo si apprende da fonti inquirenti. Il cadavere aveva parti di reggiseno e calzature femminili scambiate per scarpe da jogging a causa della lunga permanenza in acqua.

L’ipotesi nuova è che il cadavere appartenga alla passeggera italiana Maria Grazia Tricarichi. Intanto proseguono gli accertamenti del perito del tribunale, un medico della polizia di Stato, per dare un’identità al cadavere tramite l’esame del Dna.

Il corpo è stato trovato all’interno del relitto, all’altezza del ponte 3 della nave. I resti potrebbero essere stati trasportati dall’acqua sul ponte tre dopo l’operazione di purbuckling.


Trovati oggetti, mostrati ai parenti dei dispersi
– Il tribunale di Grosseto ha disposto di mostrare ai parenti dei dispersi, i cui corpi non sono stati ancora recuperati dalla Costa Concordia, oggetti trovati nel relitto, in particolare un paio di scarpe misura 38 di foggia femminile, e una collana di metallo con ciondolo. Il tribunale ha anche integrato la perizia sul Dna dei resti trovati l’8 ottobre con un’autopsia che stabilisca epoca, modalità e cause del decesso.


Codacons: esposto alla Procura sui resti umani a bordo
– Il Codacons ha chiesto alla procura di Grosseto di aprire una indagine sui resti umani ritrovati in questi giorni a bordo della Costa Concordia in base ad un esposto presentato oggi in cui si ipotizza la presenza di altre persone a bordo della nave. In particolare, si ricava da un comunicato stampa, l’associazione di consumatori paventa l’ipotesi, nel contesto del naufragio, di un intreccio legato alla mafia russa evidenziando possibili “traffici illeciti sull’asse Mosca-Toscana”.

“Onde fugare qualsiasi dubbio – prosegue la nota dell’associazione – il Codacons ha chiesto alla procura di provvedere ad accertare a chi appartengono i corpi dei dispersi ritrovati, e di verificare l’esatta ubicazione in cui erano posti i corpi ritrovati e a quando risale la data esatta della morte”

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