Pulitzer a New York Times e Reuters per le foto dei migranti
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Pulitzer a New York Times e Reuters per le foto dei migranti

Nelle immagini la fuga dei profughi e l'accoglienza nei paesi ospitanti.Premiata anche l’Ap per un reportage sui lavoratori schiavi in Thailandia.

Pulitzer a New York Times e Reuters per le foto dei migranti
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18 Aprile 2016 - 22.40


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La Columbia University di New York ha assegnato i premi Pulitzer del 2016 per il giornalismo, la letteratura e la musica. Proprio il giornalismo è la categoria più autorevole del riconoscimento istituito da Joseph Pulitzer nel 1917 e che fa riferimento solo a opere pubblicate negli Stat Uniti. Il New York Times che quest’anno ha ricevuto solo un premio ha preso il riconoscimento – insieme a Reuters – per il lavoro fotografico svolto nel raccontare la crisi migratoria in Europa.

Il New York Times e la Reuters infatti hanno vinto due Pulitzer per la fotografia grazie a immagini che hanno raccontato nel 2015 la crisi dei profughi nel Mediterraneo. L’annuncio è stato fatto oggi a New York dal comitato che attribuisce il più prestigioso riconoscimento giornalistico degli Usa.

L’Associated Press ha vinto il premio per il servizio pubblico per le inchieste sugli schiavi che lavorano nell’industria della lavorazione del pesce. Premio anche al Tampa Bay Times e al Sarasota Herald-Tribune per l’inchiesta sugli ospedali psichiatrici.

Alissa J. Rubin del The New York Times ha vinto il premio per il miglior reportage internazionale con una storia sulle donne afghane, mentre il Washington Post è stato premiato per il suo database sulle uccisioni da parte della polizia.

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Il premio della categoria ‘narrativa’ è andato a Viet Thanh Nguyen per ‘The Sympathizer’, una storia di immigrazione fra Vietnam e Stati Uniti. Il riconoscimento per la sezione ‘storia’ è andato invece al libro di T.J. Stiles ‘Custer’s Trials: A Life on the Frontier of a New America’.

La giuria – composta da 18 persone – ha premiato per la sezione investigative report il Tampa Bay News e il Sarasota Herald-Tribune che insieme hanno svolto una indagine sugli ospedali psichiatrici della Florida. Nella categoria Breaking News vince il Los Angeles Times per la sua copertura dell’attentato terroristico di San Bernardino, in cui sono state uccise 14 persone e ferite 23 persone. Ap invece ha vinto nella categoria Public Service con una serie di articoli sulla schiavitù e lo sfruttamento del lavoro nel Sudest asiatico.

Il Washington Post ha vinto un premio per un articolo sul numero delle persone uccise dalla polizia negli Stati Uniti, mentre il New Yorker è stato premiato nella categoria Feature Writing per The Really Big One, un articolo che racconta come un super terremoto potrebbe distruggere le città della costa Ovest degli Stati Uniti, da San Francisco a Seattle.
Sempre il New Yorker ha vinto altri due premi per la migliore biografia e il migliore pezzo di critica.

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Il premio è giunto alla sua centesima edizione. Oltre ai premi di giornalismo il Pulitzer riconosce anche alcune categorie dell’arte. Ogni singolo premio prevede una somma di 10.000 dollari. Infine nella categoria Drama ha vinto il musical Hamilton, che è stato acclamato sia negli Stati Uniti che in tutto il mondo.

I lavori. L’AP ha vinto un premio per un maxi-reportage sui lavoratori schiavi nell’industria del pesce in Thailandia: l’inchiesta ha portato a processi e riforme del settore e ha ridato la libertà ad oltre 2 mila persone che erano state costrette a lavorare in cattività. Il Washington Post è stato premiato per un suo database che mostra quando, dove e perché la polizia uccide.

Il Tampa Bay Times e il Sarasota Herald Tribune hanno diviso il premio per il miglior giornalismo investigativo per una inchiesta sui manicomi, mentre Viet Thanh Nguyen ha vinto il riconoscimento per la fiction con «Il Simpatizzante», il suo primo romanzo ambientato negli anni della fine della guerra del Vietnam. Premi sono stati assegnati anche per la poesia e per la musica, rispettivamente a Peter Balakian e Henry Threadgill.

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Ma è stato il premio a Hamilton quello che ha fatto più scalpore: il musical è stato il successo della stagione e potrebbe diventare uno dei più grandi trionfi nella storia di Broadway con un tutto esaurito per mesi e incassi finora di 1,7 milioni di dollari alla settimana. Elogiato da destra e da sinistra il suo ritratto di uno dei padri fondatori della nazione americana con un cast di neri e di ispanici, è stato adottato nei piani di studi delle scuole pubbliche di New York, mentre l’album originale è diventato un best-seller.

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