Denunciato per anti-semitismo Lannutti insiste: "Voglio guidare la commissione banche"
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Denunciato per anti-semitismo Lannutti insiste: "Voglio guidare la commissione banche"

Il senatore complottista insiste: "Io non mi sfilo, per il tweet mi sono già scusato e denuncio chi dice che sono antisemita"

Elio Lannutti, senatore del M5s
Elio Lannutti, senatore del M5s
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17 Dicembre 2019 - 08.17


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Non si tratta solo del famoso tweet antisemita sui Savi di Sion per il quale è stato denunciato. Si tratta anche delle sue farneticazioni sulla inesistente sostituzione etnica (la tesi dell’estrema destra) su Soros (altra tesi dell’estrema destra) e contro le Ong (altro terreno di battaglia dell’estrema destra).
E che aveva detto? “Migranti: credo che di questo passo, le Ong finanziate da Soros ed altri ideologhi della sostituzione etnica, oltre ad essere bandite dovranno essere affondate. Tolleranza zero! “.
Poi aveva chiesto l’arresto di Soros: “Soros, una norma per arrestare il criminale speculatore sulla lira, nemico dei popoli liberi, appena mette piede sul suolo italiano”.
Ma lui non sono non è stato cacciato dal M5s ma è pure candidato a guidare la commissione banche, lui che vede il complotto ebraico dietro alcune mosse della finanza internazionale.
“Io non mi sfilo da un bel niente. E nessuno mi ha chiesto un passo indietro”. E’ quanto afferma in una intervista a ‘La Stampa’ il senatore M5s  Elio Lannutti. Giovedì, quando si riuniranno i membri della commissione di inchiesta sulle banche, il senatore Lannutti sarà ancora il candidato del M5S alla presidenza.
“Io non mi volevo candidare – spiega – e fino a quando è stato possibile ho tifato per Gianluigi Paragone. E’ stato il gruppo a volermi. E Di Maio nell’ultima assemblea a mia precisa domanda ha risposto: vai avanti”. Quanto a chi cita il tweet antisemita “mi sono scusato il giorno dopo – dice – ora basta. Ho pronte le denunce contro chi mi accusa di essere antisemita”.
Su Bankitalia e i timori espressi dal governatore Ignazio Visco che sia presa per capro espiatorio nel caso della Pop di Bari “la commissione non si deve sovrapporre alla magistratura – precisa Lannutti – ma indagare le zone d’ombra, correggere cosa non è andato bene. Non voglio fare il Torquemada”. Cio’ detto in altri paesi, sottolinea, “azionista della banca centrale è il pubblico non le banche private. Saniamo l’anomalia”.

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