Salvini-Di Maio: sperperare i soldi come il conte Mascetti senza avere il genio del conte Mascetti
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Salvini-Di Maio: sperperare i soldi come il conte Mascetti senza avere il genio del conte Mascetti

In Amici miei il nobiluomo fiorentino interpretato da Ugo Tognazzi spende i denari che non ha conquistare le donne e lascia che chi si è fidato paghi il conto

Ugo Tognazzi nei panni del conte Mascetti di Amici miei
Ugo Tognazzi nei panni del conte Mascetti di Amici miei
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28 Settembre 2018 - 17.48


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Ve lo ricordate il conte Mascetti – anzi Raffaello Mascetti, interpretato da Ugo Tognazzi in Amici Miei?
Il nobile decaduto protagonista con gli inseparabili amici Perozzi, Melandri, Necchi e Sassaroli delle zingarate che tanto hanno appassionato il pubblico che riempiva le sale per no perdere il film di Mario Monicelli.
Ma chi era Mascetti? Era quella della Supercazzola, ossia del dire e non dire, del saper confondere l’interlocutore per poter aver ragione, poter entrare dove non si poteva, parcheggiare in divieto di sosta.
Ma era anche quello che nonostante il fare aristocratico viveva quasi in miseria, in parte finanziato dagli amici perché – come raccontava – per fare la bella vita si era dilapidato tutto il patrimonio di famiglia.
Cinque miliardi di euro diceva nel film. E considerando che il film era ambientato tra fine anni Sessanta e anni Settanta la cifra era un’enormità.
Il Conte Mascetti – nonostante le sue disavventure – ogni tanto ci ricadeva e con trucchi e faccia tosta si permetteva un ritorno agli antichi lussi, sapendo che avrebbe trovato il modo di tirare il ‘pacco’ a chi si era fidato di lui, oppure salvato dai facoltosi amici, che talora gli pagavano i debiti.
La scena di Amici Miei che proponiamo in questo video sembra una rappresentazione della Finanziaria targata Salvini-Di Maio, ossia l’allegro modo di farsi belli spendendo soldi che non ci sono e lasciando agli altri la fregatura.
Ma attenzione: il conte Mascetti di Amici miei era fondamentalmente un simpatico genio.
Salvini e Di Maio sono due masnadieri politici che si stanno facendo un’interminabile campagna elettorale facendo debiti su debiti il cui conto verrà pagato dal ‘popolo’. Anzi dal ‘popolo’ che non avrò portato via i soldi dall’Italia.

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