"La Madonna del Baldacchino" di Raffaello torna a Pescia dopo oltre 300 anni
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"La Madonna del Baldacchino" di Raffaello torna a Pescia dopo oltre 300 anni

Da Palazzo Pitti, dove è abitualmente in mostra, la pala sarà trasferita nel duomo di Pescia, in provincia di Pistoia e sarà esposta dal 7 maggio fino al 30 luglio

"La Madonna del Baldacchino" di Raffaello torna a Pescia dopo oltre 300 anni
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7 Maggio 2023 - 21.58 Culture


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La Madonna del Baldacchino, il famosissimo dipinto di Raffaello, torna per la prima volta al Duomo di Pescia, in provincia di Pistoia, luogo di culto che l’ha accolta per oltre 150 anni.  Dalla Galleria palatina di Palazzo Pitti, dove è abitualmente in mostra, il dipinto sarà trasferito nella chiesa madre di Pescia e rimarrà esposta per tre mesi, dal 7 maggio fino al 30 luglio, grazie al progetto speciale di Uffizi Diffusi, realizzato dalle Gallerie di Firenze con la Diocesi locale e la Fondazione Caript. Sarà così possibile vederla a confronto con la copia, attualmente presente in chiesa, dipinta da Pier Dandini nel 1699, la quale fu commissionata per sostituire l’originale venduta a Ferdinando de’ Medici.

La storia dell’ opera è complessa. Si tratta di una pala di grandi dimensioni, l’unica ad oggi nota di Raffaello, realizzata tra il 1506 e il 1508 su commissione della famiglia Dei e destinata alla basilica di Santo Spirito a Firenze. Lasciata incompleta per la repentina partenza dell’artista a Roma, fu poi acquistata da Baldassarre Turini, un alto prelato della Santa Sede ed esponente di spicco della comunità di Pescia, nonché intimo amico di Raffaello.

L’opera rimase nel duomo di Pescia fino al 1967, quando in seguito fu acquistata dal principe Fernando de’ Medici, che la fece restaurare e completare, in alcune parti, dai fratelli Niccolò e Agostino Cassana. Con l’invasione napoleonica, fu requisita dai francesi e dal 1799 al 1813 fu portata a Parigi. Da allora, è esposta a Palazzo Pitti a Firenze.

Arrivando ad oggi, il trasferimento nel suo luogo d’origine si rivela pertanto l’occasione migliore per ammirare ed apprezzare l’opera nel suo reale contesto storico, geografico e artistico e di ripercorrere il suo difficile percorso storico. Per vedere l’opera dal vivo, è consigliabile prenotare la visita dal sito dedicato: per motivi di sicurezza, infatti, le visite sono possibili ogni giorno dalle ore 10.00 alle 20.00, ma sono limitate ad un gruppo di massimo 20 persone ogni 20 minuti.

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