“Madeleines-Una storia persa, ritrovata”: il "libro-gioco" che avvicina alla lettura dei grandi classici
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“Madeleines-Una storia persa, ritrovata”: il "libro-gioco" che avvicina alla lettura dei grandi classici

Il progetto è stato realizzato dallo studo di design indipendente “We are Muesli”, autore di pluripremiati giochi narrativi, ed è disponibile su Itch.io

“Madeleines-Una storia persa, ritrovata”: il "libro-gioco" che avvicina alla lettura dei grandi classici
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19 Dicembre 2022 - 11.22 Culture


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Per diventare dei lettori onnivori, o quantomeno per avvicinare tutti, ma soprattutto i giovani e i giovanissimi, alla lettura dei grandi classici, sia italiani sia stranieri, è stato lanciato il videogioco Madeleines – una storia persa, ritrovata”. Realizzato dallo studio di design indipendente We are Müesli, autore di pluripremiati giochi narrativi, e disponibile su Itch.io (clicca qui per essere rinviato al sito in questione), si tratta di un libro-gioco in dieci episodi che offre un’esperienza immersiva di gioco ed apprendimento: ci si muove tra le pagine di alcuni dei più grandi classici della letteratura italiana e straniera, con una dinamica simile a quella vissuta in un’escape room. Per chi non lo sapesse, un’escape room, in italiano gioco di fuga dal vivo, è un gioco di logica, nel quale i partecipanti, una volta rinchiusi in una stanza allestita a tema, devono cercare codici ed indizi, risolvere rompicampo ed indovinelli, che li porteranno a cercare la via d’uscita e a risolvere il gioco con successo).

Il giocatore veste i panni di una giovane bibliotecaria che, mentre sistema alcuni scatoloni di libri, trova una misteriosa corrispondenza fatta di fogli, collage, annotazioni e appunti ritrovati all’interno di volumi prestati e restituiti. Queste sono le testimonianze di un amore epistolare tra due degli undici membri della redazione di Madeleines, il giornale della biblioteca che, proprio lì, si riuniva per svolgere il quotidiano lavoro editoriale. Si inizia da una delle 30 domande del questionario di Proust, autore preferito di tutti i redattori; dopo la scelta di un libro e la rivelazione di una tutta serie di indizi che, seguendo una certa logica, conducono il giocatore alla scoperta di un codice, che gli permette di avanzare nel capitolo successivo della storia.

Come viene riportato sui Adnkronos, la game designer Claudia Molinari, nonché cofondatrice dello studio We are Muesli (l’altro fondatore è Matteo Pozzi ndr.), ha commentato così in merito all’arrivo del gioco: “Abbiamo voluto realizzare un libro-gioco a episodi che, con una dinamica che prende ispirazione da quelle delle escape room per muoversi tra le pagine di alcuni dei più grandi classici della letteratura italiana e straniera perché pensiamo che il gioco, in tutte le declinazioni, sia oggi la forma espressiva più popolare, empatica e d’avanguardia per fare cultura”.

Non c’è quindi da stupirsi. Oggi, sempre più spesso vengono usati i videogiochi per rendere più divertente, coinvolgente e stimolante l’esperienza di apprendimento e di formazione dei giovani e dei giovanissimi. Può sembrare strano, perché nell’immaginario comune questi strumenti digitali sono portatori di principi e messaggi spiacevoli; in realtà, i videogiochi, con le loro sfaccettature e potenzialità, portano con sé tutto un mondo e una cultura, di cui spesso ignoriamo l’esistenza.

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