Giglio vince 1MNEXT 2024 e vola sul palco del Primo Maggio
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Giglio vince 1MNEXT 2024 e vola sul palco del Primo Maggio

Dal palco del Circo Massimo Giglio lancia il nuovo singolo "Santa Rosalia" disponibile dal 30 aprile sulle piattaforme

Giglio - Concerto del Primo Maggio - intervista di alessia de antoniis
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30 Aprile 2024 - 00.32


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di Alessia de Antoniis

GIGLIO, all’anagrafe Martina Giglio, è una cantautrice torinese, nata a Ciriè il 15 luglio 1995.

Ha esordito sulla scena musicale italiana lo scorso anno con “Festa”. Quest’anno ha vinto il premio CIAO Contest – Rassegna Lucio Dalla per la categoria Artista, con il brano “Santa Rosalia”, e si è esibita sul palco di Bologna insieme a Brunori Sas, Calcutta, Daniela Pes, Dardust, Madame e i Pinguini Tattici Nucleari.

È tra i 3 vincitori del 1MNEXT 2024 e sarà tra gli artisti che saliranno sul palco del Circo Massimo per il concerto del Primo Maggio a Roma.

Da dove parte la strada che ti ha portato sul palco del più grande concerto d’Europa?

La mia passione per il canto nasce fin da bambina: il mio primo ricordo risale ai quattro o cinque anni, in occasione dei pranzi, cene di famiglia con i parenti. Mi mettevo al centro a mo’ di palco e iniziavo a cantare I’m Outta Love di Anastacia.

La musica è stata sempre una presenza fissa in casa e penso sia partito tutto da lì: dai lunghi viaggi estivi in macchina verso la Calabria a cantare a squarciagola con la mia famiglia, le mattinate “Battistiane” insieme a mia mamma o alla cultura R&B anni Novanta assorbita per osmosi da mio fratello maggiore. Così, dopo anni di karaoke in camera, all’età di 16 anni ho deciso di iscrivermi al corso di canto dell’istituto di musica del mio paese, Ciriè, in provincia di Torino. E da quel momento non mi sono più fermata.

Ho sempre sognato di fare questo come lavoro ma ne ho avuto la conferma pian piano, live dopo live, sentendo che non potevo più farne a meno. Quando sono sul palco sento di essere me stessa al cento per cento, leggera, grata e felice.

Come nasce la tua musica e quali artisti l’hanno influenzata?

Mi piace definirmi un mix di anime eterogeneamente omogenee e ho capito che non riesco a rinunciare, o a preferire, un solo lato di me. Sono cresciuta con la black music, il cantautorato italiano, e poi l’R&B e il pop degli anni Novanta e Duemila: Etta James, Ray Charles, Alicia Keys, Mariah Carey, Sting, Battisti, Mia Martini, Mina, Vanoni, Giorgia, Elisa, Spice Girls, Paolo Nutini e altri. Crescendo, si sono aggiunti nuovi mondi: l’urban, la musica latina, mediterranea, l’elettronica. Non ci sono artisti in particolare: ho assorbito un tutti quelli che hanno accompagnato la mia vita.

Come autrice, da chi vorresti fosse interpretata una tua canzone?

Potendo osare, punto in alto: Elisa. Oltre ad essere una cantautrice formidabile, uno dei miei punti di riferimento assoluti fin da piccola, è anche una grande autrice che, soprattutto negli ultimi anni, ha scritto per diversi artisti della scena musicale attuale. Sarebbe per me un onore avere la possibilità di scrivere per lei o collaborare, ho i brividi al solo pensiero e potrebbe essere anche un modo per ricambiare tutte le emozioni e i capolavori che ci ha donato durante la sua carriera artistica.

Hai perso tuo papà giovanissima. Cosa avrebbe provato vedendoti su un simile palco? Cosa pensi ti avrebbe detto?

Sono sicura che sia orgoglioso di me per la strada che ho fatto per arrivare fino a qui e che, in qualche modo, sarà lì con me su quel palco. È sempre stato anche un suo sogno vedermi brillare e vivere di musica. Mi avrebbe detto di divertirmi e spaccare tutto, e così cercherò di fare. Sarà un giorno di festa per tutti noi.

Salirai su un palco dove si parla di diritti. Hai trovato difficoltà dovute all’essere donna in un mondo maschile?

Spesso mi sono sentita giudicata in quanto donna. A volte è un pensiero che resta in secondo piano, subdolo, che percepisci da sguardi, toni e atteggiamenti. Anche nel mondo della musica mi è capitato e lascia l’amaro in bocca, ma, fortunatamente, sono tantissimi i colleghi che mi stimano e mi sostengono come artista.

Hai partecipato alle selezioni per Sanremo. Nell’era dei talent e, soprattutto, delle piattaforme come Spotify, è davvero utile Sanremo per i giovani che stanno iniziando?

Penso che Sanremo sia ancora un canale importante per arrivare al grande pubblico. Penso ai Maneskin o Mahmood che, nonostante la partecipazione ai talent, hanno spiccato il volo subito dopo Sanremo. O Geolier. Le ultime edizioni sono state molto seguite anche dai giovanissimi, quindi trovo che sia una grande opportunità per noi artisti emergenti.

Quale messaggio vorresti lanciare dal palco del Circo Massimo?

Non faccio spoiler, ma il brano che canterò sul palco del Circo Massimo è già di per sé portatore di un messaggio importante: è un inno alla libertà di vivere e amare liberamente. E sono grata di avere la possibilità di lanciarlo su un palco così importante e carico di significato com’è quello del Concerto del Primo Maggio a Roma. Si intitola “Santa Rosalia” ed è disponibile dal 30 aprile distribuito da The Orchard.

Agitazioni studentesche in vari Stati, il 2024 è l’anno delle elezioni: si sta votando in tantissimi Paesi e a vario titolo. Come vedi il fermento delle nuove generazioni?

Sono sempre piacevolmente stupita dal fermento delle nuove generazioni. C’è tanta voglia di farsi sentire e di combattere per i propri diritti. Penso che ci troviamo in un periodo storico molto attivo e ciò emerge anche nel momento delle votazioni: tutti i miei coetanei si interessano e partecipano attivamente. Anzi, noto più astensionismo da parte delle generazioni passate, quasi in segno di resa.

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