La Russia ha espulso Javier Colas, corrispondente del quotidiano spagnolo El Mundo
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La Russia ha espulso Javier Colas, corrispondente del quotidiano spagnolo El Mundo

Secondo El Mundo, la sera del 19 marzo il giornalista ha ricevuto una richiesta da parte di un funzionario russo di lasciare il Paese entro 24 ore: "Se non te ne vai prima della scadenza del visto, sarai nei guai".

La Russia ha espulso Javier Colas, corrispondente del quotidiano spagnolo El Mundo
Xavier Colás corrispondente del Mundo da Mosca
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21 Marzo 2024 - 15.00


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La Russia ha espulso Javier Colas, corrispondente del quotidiano spagnolo El Mundo. Dopo 12 anni, gli è stato negato il visto.

Secondo El Mundo, la sera del 19 marzo il giornalista ha ricevuto una richiesta da parte di un funzionario russo di lasciare il Paese entro 24 ore: “Se non te ne vai prima della scadenza del visto, sarai nei guai”.

Le autorità russe non hanno specificato, nel dettaglio, i motivi dell’espulsione. Sta di fatto che ieri Javier Colas ha lasciato la Russia.

La redazione ha detto che alcuni mesi fa la polizia era andata nell’appartamento di Colas, a Mosca, avvertendolo di smettere di seguire le azioni delle mogli dei russi mobilitati.

Javier Colas lavorava in Russia da 12 anni. Ha anche coperto gli eventi di Maidan a Kiev, e poi si è recato in Crimea e nel Donbass. All’inizio della guerra era a Kiev, da dove ha scritto reportage sui primi giorni dell’invasione russa per i media spagnoli.

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Nel febbraio 2024, Colas ha pubblicato il libro “Putinistan”, dedicato alla Russia moderna. In esso, definisce la guerra “una crociata per distruggere l’Ucraina, che non rientrava nel progetto di Putin”.

Della sua espulsione dalla Russia, lo stesso Colas ha detto: “È difficile mettere improvvisamente 12 anni della tua vita in tre valigie, da un giorno all’altro, e chiudere la porta, sapendo che il giorno dopo questo appartamento diventerà un territorio proibito per te”.

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