L’agenzia Onu Unicef ha avvertito che nella Striscia di Gaza è stato raggiunto “il livello già insopportabile di morti infantili” a causa del peggioramento della crisi alimentare.
Un rapporto del Global Nutrition Cluster (GNC), una partnership umanitaria guidata dall’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, afferma che oltre il 90% dei bambini sotto i cinque anni a Gaza mangiano due o meno razioni alimentari al giorno, una situazione nota come grave povertà alimentare. Una percentuale simile è affetta da malattie infettive, con il 70% che ha avuto diarrea nelle ultime due settimane.
Nella città più meridionale di Rafah, dove arrivano la maggior parte degli aiuti umanitari, il tasso di malnutrizione acuta è del 5%, rispetto al 15% nel nord di Gaza, che è stata isolata dall’esercito israeliano e in gran parte tagliata fuori dagli aiuti per mesi. Prima della guerra il tasso in tutta Gaza era inferiore all’1%, afferma il rapporto.
“La Striscia di Gaza è pronta a testimoniare un’esplosione di morti infantili prevenibili, che aumenterebbe il livello già insopportabile di morti infantili a Gaza”, ha detto in una nota il funzionario dell’Unicef Ted Chaiban.
AP riferisce che già a dicembre si è scoperto che l’intera popolazione di Gaza, composta da 2,3 milioni di palestinesi, è in una crisi alimentare, con un quarto della popolazione che rischia la fame.
Il flusso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza è stato gravemente limitato e il rapporto del GNC afferma:
L’analisi indica una situazione nutrizionale disastrosa per l’intera popolazione di Gaza, sia a breve che a lungo termine. Si prevede che tutte le aree di Gaza saranno colpite dalla malnutrizione, ma i governatorati che ricevono assistenza umanitaria limitata o assente saranno particolarmente colpiti.
Il rapporto delinea due potenziali scenari, definiti “scenario di rapido declino” e “scenario di lento deterioramento”, che dipendono entrambi dalla misura in cui è possibile controllare la diffusione della malattia e dalla misura in cui possono essere forniti gli aiuti.
Entrambi gli scenari, si legge, porteranno a “un aumento consistente e costante del deperimento infantile, della denutrizione materna e della malnutrizione da micronutrienti”.