La Polonia riapre le frontiere al grano ucraino: in transito anche altre derrate alimentari
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La Polonia riapre le frontiere al grano ucraino: in transito anche altre derrate alimentari

Il primo convoglio è composto da cinque autocarri che trasportano carne, uova e granturco verso i Paesi Bassi. La Polonia vietò sabato scorso l'ingresso di decine di derrate alimentari ucraine, soprattutto cereali.

La Polonia riapre le frontiere al grano ucraino: in transito anche altre derrate alimentari
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21 Aprile 2023 - 12.18


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Il grano ucraino ha ripreso il proprio percorso attraverso l’ucraina, dopo che Varsavia aveva sospeso l’importazione per circa una settimana. La Polonia e altri Paesi Ue confinanti con l’Ucraina hanno imposto restrizioni temporanee sulle esportazioni dei cereali ucraini a seguito delle proteste degli agricoltori per il calo di prezzi causato dall’afflusso delle merci. I cereali ucraini destinati a Paesi stranieri transitano per l’Unione europea dopo che l’itinerario tradizionale dell’export tramite il Mar Nero è rimasto bloccato a causa del conflitto.

 Il transito per la Polonia di numerose derrate alimentari tra cui zucchero, carne, frutta e legumi è stato autorizzato a partire dalle due del mattino ora locale dopo l’emanazione di un provvedimento amministrativo per cui gli esportatori ucraini non possono vendere i prodotti sul mercato polacco. «Riteniamo che i controlli saranno abbastanza scorrevoli, fino a questo momento non ci sono segni di file d’attesa» ha dichiarato il capo dell’agenzia delle dogane polacca, Bartosz Zbaraszczuk, all’emittente radio RMF24.

Il primo convoglio è composto da cinque autocarri che trasportano carne, uova e granturco verso i Paesi Bassi. La Polonia vietò sabato scorso l’ingresso di decine di derrate alimentari ucraine, soprattutto cereali, a seguito delle proteste degli agricoltori. La decisione fu presa senza consultare Kiev né la Commissione europea, provocando critiche da entrambi i lati. Dall’inizio della guerra, stock di cereali si sono accumulati in Polonia facendo abbassare i prezzi locali, con manifestazioni di protesta e le dimissioni del ministro dell’Agricoltura.

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Ungheria, Slovacchia e Bulgaria hanno anche esse imposto divieti temporanei simili a quello polacco. Finalmente, martedì scorso Varsavia e Kiev hanno annunciato un accordo per consentire il transito attraverso la Polonia, sotto stretto controllo, che prevede l’impiego di sigilli elettronici muniti di gps sui carichi di merce. «Non li perderemo d’occhio finché non entreranno in un porto da cui lasceranno la frontiera polacca» ha dichiarato Zbaraszczuk.

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