Ungheria provincia di Putin: "Continueremo a rilasciare i visti Schengen per i cittadini russi"
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Ungheria provincia di Putin: "Continueremo a rilasciare i visti Schengen per i cittadini russi"

Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, in un'intervista all'agenzia Tass a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Ungheria provincia di Putin: "Continueremo a rilasciare i visti Schengen per i cittadini russi"
Lavrov e il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto
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24 Settembre 2022 - 10.36


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Orban l’omofobo sovranista sempre più vassallo  E l’Ungheria è diventata una provincia di Putin. L’Ungheria continuerà a rilasciare i cosiddetti `visti Schengen´ ai cittadini russi. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, in un’intervista all’agenzia Tass a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

«Non è stata presa alcuna decisione sul fatto che dovremmo interrompere il rilascio di visti Schengen ai cittadini russi», ha affermato il ministro degli Esteri ungherese. «Rispetto gli altri che dicono che non rilasceranno visti per i cittadini russi, ma non è il mio lavoro discuterne. Noi continueremo a farlo», ha aggiunto.

Szijjarto ha quindi sottolineato che le sanzioni imposte dall’Ue contro la Russia sono «estremamente dannose» per i cittadini europei. «Se si guarda alla politica delle sanzioni dell’Unione Europea non in modo ideologico né politico ma professionale, allora è ovvio che è estremamente dolorosa per l’Europa. L’inflazione è alle stelle così come i prezzi dell’energia ed il prezzo delle materie prime alimentari sta aumentando a dismisura», ha spiegato.

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Niente sanzioni sull’energia

L’Ungheria non sosterrà le sanzioni dell’Unione Europea se influiranno sulla cooperazione del Paese con la Russia nel settore energetico. Ha aggiunto  il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, a Ria Novosti.

“Ecco perché continueremo il nostro approccio secondo cui l’energia è una linea rossa assoluta, non sappiamo cosa ci sarà in questa nuova bozza [sulle sanzioni], ma quello che posso dirvi con certezza è che tuteleremo il nostro interesse nazionale, vale a dire che non saremo d’accordo con nessun tipo di sanzione che ostacolerebbe la cooperazione energetica, perché per noi è una questione fisica”, ha affermato Szijjarto a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Le risorse energetiche russe sono attualmente insostituibili per l’Ungheria, ha aggiunto Szijjarto. “E fisicamente, al momento, per il mio Paese è impossibile sostituire le fonti energetiche russe. È impossibile quando si tratta di petrolio, perché il possibile gasdotto alternativo non ha capacità sufficiente. E quando si tratta di gas, non ci sono altre fonti e nessun altro gasdotto in grado di fornire l’importo simile che cadrebbe perché se si dispone di un volume in calo, è necessario essere sicuri di poterlo sostituire da qualche parte”, ha affermato il diplomatico.

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