Boris Johnson ha telefonato alla Regina per anticipare la notizia delle dimissioni
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Boris Johnson ha telefonato alla Regina per anticipare la notizia delle dimissioni

La sovrana sta seguendo con attenzione la situazione in particolare dopo che fin dalla mattina sono emersi i timori di una crisi istituzionale nel Regno Unito

Boris Johnson ha telefonato alla Regina per anticipare la notizia delle dimissioni
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7 Luglio 2022 - 12.04


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Il premier britannico Boris Johnson nel corso di una conversazione telefonica, definita «di cortesia» dai media, ha anticipato alla regina Elisabetta (che si trova nel castello di Windsor) le sue dimissioni per ora da leader Tory prima dell’annuncio ufficiale alla nazione.

La sovrana sta seguendo con attenzione la situazione in particolare dopo che fin dalla mattina sono emersi i timori di una crisi istituzionale nel Regno Unito, anche a fronte di una paralisi di fatto dell’attività di alcuni ministeri dopo le dimissioni a raffica di ministri e sottosegretari. 

Prima reazione a Mosca all’annuncio delle dimissioni di Boris Johnson dalla leadership del partito Tory. «È il risultato logico dell’arroganza britannica e della sua politica incompetente in campo internazionale», ha commentato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, l’ex presidente russo Dmitry Medvedev.

Le reazioni dei Tory

Anche dal partito conservatore inglese sono arrivate reazioni soddisfatte alle dimissioni di Johnson. Robert Buckley, suo ex ministro della Giustizia, ha detto che il premier «si è arreso all’inevitabile»; mentre un oppositore interno storico come Tobias Ellwood si dice «lieto» che alla fine BoJo abbia accettato il passo indietro e ha invocato la necessità vitale che il partito di maggioranza britannica ora si «riorganizzi» e trovi un’unità interna il più ampia possibile.

Il sottosegretario uscente George Freeman ha tuttavia confermato le sue dimissioni, sostenendo che Johnson dovrebbe «chiedere scusa alla Regina», in quanto capo di Stato, per aver trascinato la crisi in questi giorni e aver accarezzato anche l’ipotesi, secondo alcuni media, di sciogliere il Parlamento di autorità (prerogativa che la legge britannica assegna al primo ministro, con il solo obbligo della controfirma della sovrana, dopo la revoca nel 2019 di una riforma del 2011 che l’aveva invece legata all’approvazione di due terzi della Camera dei Comuni). Freeman ha aggiunto che a suo giudizio BoJo dovrebbe raccomandare alla regina anche la nomina di un premier facente funzioni fino all’elezione di un nuovo leader Tory, e lasciare Downing Street immediatamente.

Ancor più netto il Labour, maggiore partito di opposizione, secondo cui le dimissioni di Johnson sono un atto dovuto ma non bastano, perché il Regno avrebbe bisogno di un governo non più guidato dal Partito Conservatore.

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